L’attore Raoul Bova, ospite a Verissimo, ricorda il padre Giuseppe:
“Mio padre non mi permetteva di stare senza fare niente. Appena avevo un po’ di tempo libero, le famose comitive a lui non sono mai piaciute e comunque mi dava poco tempo per viverle perché non credeva in chi perdeva tempo, a chi stava in strada senza fare nulla”.
L’attore rivela come il padre gli abbia trasmesso l’amore per il nuoto:
“Mio padre non solo mi ha portato in piscina, ma era lui stesso un campione di lotta greco-romana e poi si era appassionato al nuoto. Quindi la condivisione di questo sport a volte ci ha portato a nuotare insieme in mare, nel lago e dove potevamo. E quando è venuto a mancare ho cercato di raccontare questa bella esperienza e questo bel momento che ho vissuto con il mio papà. Ed è uscita fuori l’idea per un film”.
Raoul Bova descrive dolore per la perdita del padre:
“Mi sentivo molto solo, nel dolore… Ma penso che questo sentimento è comune a tante persone. La perdita dei genitori è un qualcosa che ti fa perdere la cognizione del dolore. Non riesci più a capire se è un dolore o ti senti sradicato dalla terra, o ti senti annegare. E’ una sensazione che non si può spiegare se non la provi. E purtroppo oggi con questa pandemia è un sentimento che ci ha accomunato a tante persone… in molti abbiamo avuto questo dispiacere e non ti senti solo. Non senti che il tuo dolore è solo tuo ed è un po’ condiviso con gli altri. Riesci a guardare le persone negli occhi e sai che sanno… che provano lo stesso dolore…”.
Dopo la scomparsa del padre, l’attore ha perso anche la madre Rosa:
“E’ un colpo che ti porta al tappeto. Però io credo che sia importante per tutti rialzarsi e sentirsi più forti di prima perché comunque noi ce li avremo sempre dentro i nostri genitori… non ci lasciano mai, sono qui con noi e ci proteggeranno. E noi dobbiamo essere forti per loro”.
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