Cosa succede se una mamma sempre presente decide di partire per dieci giorni lasciando i tre figli con un papà fino ad allora praticamente assente? Ce lo mostra la nuova commedia di Alessandro Genovesi (Puoi baciare lo sposo, Ma che bella sorpresa) con protagonisti Fabio De Luigi e Valentina Lodovini nei panni dei genitori.
Carlo e Giulia hanno tre figli: lui è un papà distratto e assorbito dal lavoro, lei è una mamma che si è dedicata alla famiglia rinunciando alla sua carriera. I figli sono Camilla, un’adolescente ribelle di 13 anni in pieno sviluppo ormonale e sentimentale, Tito 10 anni, furbo e sempre pronto a fare scherzi “innocui”, la piccola Bianca di 2 anni che non parla, usa i gesti e si prende ciò che vuole. Giulia, stanca della routine, comunica alla famiglia che sta per partire per dieci giorni di vacanza. Anche se non vuole ammetterlo, Carlo si ritrova all’improvviso in un vero e proprio incubo tra appuntamenti di lavoro, cene da preparare, inserimenti all’asilo, confidenze adolescenziali e giochi fin troppo sfrenati. Ad aiutarlo arriverà una tata (Diana Del Bufalo), con la quale instaurerà un rapporto particolare.
Nei canoni della classica commedia familiare, “Dieci giorni senza mamma” lascia piacevolmente soddisfatti, portando in scena dinamiche simpatiche e realistiche di vita quotidiana. La trama segue una struttura semplice, forse a tratti prevedibile, ma è proprio la semplicità che ci fa apprezzare di più la normalità di questa famiglia contemporanea, quasi da indie movie americano. C’è una ridefinizione dei ruoli genitoriali portata avanti senza nessuna pretesa polemica, bensì in modo normale e genuino. De Luigi ritorna a fare il padre (dopo il recente Ti presento Sofia), alternando un carattere bonario ad uno più cialtrone, in ruolo che gli riesce bene grazie ad una personale comicità.
Valentina Lodovini, seppur con minore minutaggio data la sua immediata partenza per la vacanza, è la giusta mamma, amorevole ma anche spazientita e spavalda nel fare una scelta un po’ controvento. Bravi anche gli attori che interpretano i figli e una Diana Del Bufalo nelle vesti di una tata sensibile, molto diversa dagli ultimi ruoli in cui è apparsa. Ci sono diverse situazioni comiche poco riuscite, soprattutto laddove la ricerca della risata sfocia troppo nell’assurdo, ma nel complesso sono abbastanza bilanciate da altre ben riuscite. Sul finale si poteva fare sicuramente di più.
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