Tra i tanti capolavori realizzati da John Carpenter, 1997: Fuga da New York (Escape From New York) occupa sicuramente un posto in primo piano.
Uscito nel 1981, il film consacrò uno degli antieroi più irriverenti e iconici della storia del cinema: Jena (o Snake per la versione originale) Plissken, nonché uno dei personaggi più memorabili interpretati da Kurt Russell. All’epoca Russell aveva 30 anni e parecchia voglia di scrollarsi di dosso l’immagine di “attore da commedia Disney” in riferimento alle sue precedenti pellicole; Carpenter lo preferì a Charles Bronson e Tommy Lee Jones e da lì attore e regista consolidarono un ottimo rapporto, proseguito poi un anno dopo con “La Cosa”, nel 1986 con “Grosso Guaio a Chinatown” e infine nel 1996 con “Fuga da Los Angeles”, sequel di Escape From New York.

Andiamo a scoprire qualche curiosità sul film che forse non sapevate.

Jena rapina una banca nella scena d’apertura poi eliminata

In origine il film doveva aprirsi con un’altra scena, poi cancellata dalla versione definitiva (ma presente nei contenuti speciali dell’edizione homevideo). In tale sequenza vediamo Jena  rapinare il Deposito della Federal Reserve con un compagno, per poi finire arrestato. La scena della rapina e della fuga venne tagliata in seguito ai primi screen test del film, assecondando l’opinione del pubblico che riteneva che ci fosse voluto troppo tempo per arrivare poi alla missione di New York. In effetti il film non risente certo della sua mancanza, ma tenerla avrebbe dato allo spettatore qualche elemento in più per inquadrare il personaggio fosse Jena, in aggiunta alle informazioni fornite dal commissario di polizia Hauk.

Vi postiamo qua sotto la scena d’apertura cancellata:

Kurt Russell spaventò un gruppo di persone vestito da Jena Plissken

In un’intervista del 2013, Kurt Russell ha raccontato un simpatico aneddoto che lo ha visto protagonista sul set di 1997: Fuga da New York e che gli ha fatto capire quanto effettivamente il personaggio di Jena potesse funzionare. Per sbaglio, infatti, l’attore si allontanò dal territorio delle riprese arrivando in una zona della città ‘controllata’ da una poco raccomandabile gang:

“Eravamo sul set e una notte mi sono allontanato da solo di qualche isolato. Avevo addosso i vestiti di Snake, con le pistole, coltello e tutto. Ho svoltato un angolo, la troupe non mi poteva vedere da quella posizione. Mi sono imbattuto in un gruppo di persone, devo dire proprio dei brutti ceffi, che mi hanno guardato, hanno visto le mie armi e tutti spaventati mi hanno detto “Ehi amico, vacci piano!”

Un film in notturna

Le riprese di Fuga da New York, tenutesi nel 1980 da agosto a novembre, si sono svolte praticamente solo di notte, mettendo a dura prova tutti. Carpenter e la troupe riuscirono ad ottenere il permesso dalla città di spegnere tutta l’elettricità di 10 isolati alla volta. “Finivamo di girare alle 6 della mattina e mi mettevo a dormire verso le 7, quando il sole sorgeva”.  – ha raccontato Carpenter. “Mi svegliavo per le 5, 6 del pomeriggio quando il sole già non c’era più. Quindi per circa 2 mesi e mezzo io praticamente non ho visto la luce diurna, è stato veramente strano”.

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