Era il 2 aprile del 1978 e la Cbs mandava in onda la prima puntata di Dallas, la soap opera ambientata tra i ranch del Texas, che raccontava le vicende di due ricche famiglie nemiche fra di loro. Gli Ewing e i Barnes passeranno 13 anni, 14 stagioni e 357 episodi a farsi la guerra con in mezzo tradimenti, omicidi, sparizioni, scazzottate, rodei che sono entrati nel mito della storia della televisione forgiando anche l’immagine della città che li ospitava. 

In Italia la serie è andata in onda dal 4 febbraio al 28 aprile 1981 su Rai Uno, che ha trasmesso la miniserie e i primi episodi della prima stagione ma il telefilm passa pressoché inosservato anche per l’errata messa in onda degli episodi da parte della Rai che ne compromette la narrativa. Pochi mesi dopo gli episodi successivi vennero acquistati e mandati in onda da Canale 5, che ha fatto della serie uno dei suoi cavalli di battaglia nella guerra dell’audience degli anni ottanta. Dallas è stata una delle prime serie a essere distribuite in quasi tutto il mondo. È stata tradotta e doppiata in 67 lingue diverse in più di 90 nazioni, un record per la televisione americana ancora imbattuto.

Dallas, la città, nel frattempo è diventata una metropoli cosmopolita, colta, con decine di musei e teatri progettati dalle grandi archistar del pianeta (c’è anche il tocco italiano di Renzo Piano, autore del Nasher Sculpture Center), con eventi culturali che animano tutte le stagioni, con giardini pubblici realizzati là dove passavano autostrade, con una scena gastronomica interessante e originale. Ma di certo non rinnega la notorietà che Dallas, la soap opera, le ha regalato.