Sono passati 25 anni da quel terribile giorno in cui Brandon Lee moriva durante le riprese de IL CORVO.
Nel 1993 fu scelto per interpretare Eric Draven nel film Il corvo di Alex Proyas, basato sul fumetto omonimo. Questo fu l’unico film in cui Brandon non dovette fare sfoggio delle sue abilità nelle arti marziali e per lui fu una notevole soddisfazione personale, non sopportando il fatto di essere etichettato come il “figlio di Bruce Lee” ed essendo deciso a dimostrare che era diverso da suo padre. Il corvo lo rese famoso in tutto il mondo ma gli costò la vita.
Il 31 marzo 1993 Brandon fu ferito erroneamente da un colpo di pistola mentre stava recitando: la scena è quella in cui Eric torna nella sua abitazione e ricorda il momento della sua morte. In quel momento l’arma che lo uccise era in mano a Michael Massee (Funboy nel film) il quale, inconsapevole del suo malfunzionamento (nessuno si era infatti accorto che nell’arma era rimasto un vero proiettile caricato in precedenza per una inquadratura del caricatore pieno; come e perché un proiettile reale fosse finito sul set e poi nella pistola fu macchinosamente spiegato dal maestro d’armi Jeff imada, che rischiava un processo per omicidio colposo assieme ad altri sei della troupe), puntò contro l’attore la pistola diritto allo stomaco. Al momento dello sparo i membri della troupe credevano che l’attore stesse continuando a recitare (Proyas pensava che stesse scherzando, sebbene ritenesse Brandon una persona molto seria sul lavoro), perciò quando si accorsero della disgrazia la ferita era ormai grave. Morì più tardi al New Hanover Regional Medical Center di Wilmington (Carolina del Nord), dopo una lunga e vana operazione per rianimarlo da cui scaturì l’ogiva vera di un proiettile e non una scheggia come sovente erroneamente si dice.
L’ultimo film di Brandon riscosse grande successo, incassando 170 milioni di dollari, oltre a rendere l’attore una vera e propria figura di culto per numerosi ragazzi. Paradossalmente, come il suo personaggio Eric Draven doveva sposarsi con la sua amata Shelly, anche Brandon doveva convolare a nozze con la fidanzata Eliza Hutton il 17 aprile 1993 in Messicodopo aver terminato le riprese del film. Ai suoi funerali parteciparono più di quattrocento persone tra cui personaggi come David Carradine, Steven Seagal, David Hasselhoff, Chuck Norris, Kiefer Sutherland, James Coburn, Dolph Lundgren e Don Wilson. La salma venne inumata presso il Lake View Cemetery di Seattle accanto a quella del padre.
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