L’ex pilota della Ferrari è morto il 25 aprile del 2001 in un incidente sul circuito tedesco del Lausitzring dove stava eseguendo dei test su una Audi R8, vettura per le American-Le Mans series e per la corsa di Le Mans. Alboreto è, sicuramente, il più grande pilota italiano degli ultimi decenni.
Il pilota di milanese ha corso con la Ferrari per diverse stagioni e la sua migliore con la Rossa è certamente quella del 1985, quando aveva toccato anche il vertice della classifica iridata prima di cedere il posto a Alain Prost. Alboreto gareggiò ancora con la Tyrrel, poi con la Lola, con la Footwork e la Minardi, senza ottenere grandissimi risultati: in F1 ha disputato 194 Gran Premi ottenendo cinque vittorie, due pole position, nove secondi posti e nove terzi posti.
Michele ci ha lasciato un’importante eredità che adesso si trova sulle macchine della grande produzione di serie: dopo il suo tragico incidente, la Michelin studiò un sensore che avvisasse quando una gomma stava perdendo pressione, rischiando di innescare un grave incidente. La tragedia di Alboreto, quindi, non è stata vana: è servita a salvare tante altre vite con una tecnologia che è disponibile anche sulle utilitarie.
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