Giusto 21 anni fa usciva nei cinema di tutto il mondo un film che è subito diventato un cult, pietra di paragone e iniziatore di un nuovo filone cinematografico che ha segnato l’inizio del nuovo secolo: Matrix.
Era il 31 marzo 1999 quando questo thriller fantascientifico ambientato in una realtà distopica arrivava sugli schermi americani (in Italia dal 7 maggio), sbancando i botteghini. Cos’aveva di così speciale? Prima di tutto l’idea di una realtà simulata della quali siamo tutti vittime, come spiega Platone nel suo Mito della Caverna, non a caso l’ispirazione principale delle sorelle Wachowski quando hanno pensato al film. Poi, presentava un’iconografia che ha fatto immediatamente presa sul pubblico: dai soprabiti lunghissimi di pelle nera agli occhiali piccoli e futuristici, dello stesso colore, quella sorta di divisa d’ordinanza ha fatto scuola, diventando un look imitato e ripreso indipendentemente dalla moda del momento.
Infine, Matrix viene ricordato anche per gli effetti speciali. È stato uno dei primi film a creare qualcosa di diverso e nuovo, il famoso bullet time, aprendo una vera e propria autostrada alla computer graphic che ha rivoluzionato il mondo del cinema negli ultimi 20 anni.
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