48 ore (48 Hrs.) è un film del 1982 diretto da Walter Hill. Nel 1990 venne realizzato un sequel dal titolo Ancora 48 ore, sempre diretto dallo stesso regista e con gli stessi attori come protagonisti. La pellicola diede inizio ai buddy movie ed è ancora molto apprezzata da pubblico e critica.
TRAMA
In un campo lavoro di una prigione californiana, un detenuto riesce a evadere grazie all’intervento di un alleato indiano. In fuga verso San Francisco, i due si lasciano alla spalle i cadaveri di alcune guardie e di un vecchio socio, prima di minacciare un membro della loro banda e sequestrarne la compagna per cercare di recuperare il mezzo milione di dollari di un vecchio colpo. Nel frattempo, la polizia incrocia per caso il loro percorso nelle stanze di un piccolo albergo della periferia e ne nasce una sparatoria. Fra i poliziotti presenti sul luogo c’è Jack Cates, detective giustiziere nonché bevitore e fumatore compulsivo, che, per un’esitazione di troppo, causa la morte di un agente e la fuga dei due rapinatori. Ormai screditato e colpevolizzato dall’intero dipartimento, Jack decide di agire privatamente coinvolgendo un altro membro della banda finito in prigione: Reggie Hammond…
NICK NOLTE, UNA VITA AL MASSIMO
Il rude Nick Nolte aveva 12 anni di carriera alle spalle quando realizzò il film. Successivamente l’attore si è contraddistinto per grandi performance e colpi di “testa”: una vita completamente sregolata a causa dell’abuso di droghe e alcol. Nel 1992 ha vinto il Golden Globe come Miglior attore per Il Principe delle maree (1991), e ha anche ricevuto tre nominations poi agli Oscar: come Miglior attore protagonista sempre per Il principe delle maree e per Affliction (1998), e come Miglior attore non protagonista per Warrior (2011). Ha recitato in oltre 40 film per il cinema e la tv, interpretando ruoli molto diversi tra loro: un ex lottatore e veterano del Vietnam in Warrior, il fotoreporter in Sotto tiro, un allenatore di basket in Basta vincere, il vagabondo in Su e giù per Beverly Hills, un avvocato nel grande cult di Martin Scorsese Cape Fear – Il promontorio della paura accanto a De Niro. Tra gli altri suoi film di successo ricordiamo La sottile linea rossa, I Love Trouble con Julia Roberts, Trixie, e Intimate Affairs, uscito nella primavera del 2002.
LA LITE CON JULIA ROBERTS
Sul set di «Inviati molto speciali» (1994) ci fu una faida tra Julia Roberts e Nick Nolte: i due hanno litigato per tutta la lavorazione del film. Lei ha chiesto esplicitamente di evitare di girare scene di baci (nel film una scena soltanti) e le sequenze in cui comparivano insieme sono state girate separatamente. Successivamente, al New York Times, Julia ha definito l’attore «un uomo disgustoso che sembraf accia di tutto e apposta per essere repellente». A sua volta Nolte ha replicato: «Non è bello chiamare qualcuno “disgustoso”. Ma Julia Roberts non è una brava persona, lo sanno tutti».
I PROBLEMI CON ALCOL E DROGA
Nel 1965 l’attore è stato arrestato per la prima volta, per aver venduto documenti contraffatti: fu condannato a 5 anni di carcere e una multa di 75mila dollari e pena sospesa. Non è stato il suo unico problema con la istituzioni: nel 2002 è stato arrestato nuovamente a Malibu per guida in stato di ebbrezza ed è stato condannato a tre anni di libertà vigilata con l’obbligo di frequentare degli incontri su alcool e droga e sottoporsi a numerosi controlli . In seguito è entrato in rehab nel Connecticut e da allora si è disintossicato (nella sua autobiografia «Rebel: My Life Outside the Lines» l’attore svela di aver fatto uso di alcool e droghe per anni).
Dopo l’arresto ha recitato in Warrior, Il cavaliere oscuro – il ritorno, Once Upon A Time, Gangster Squad e nella serie tv Luck. Nolte è stato a lungo anche un sex symbol, tanto che nel 1992 la rivista People lo scelse come Uomo più sexy al mondo.
Si è sposato tre volte: con Sheila Page (matrimonio durato dal 1966 al 1970), con Sharyn Haddad (dal 1978 al 1983) e con Rebecca Linger (dal 1984 al 1994) da cui nel 1986 ha avuto il figlio Brawley. Nel 2016, dopo 13 anni di convivenza, è convolato a nozze con Clytie Lane, madre di sua figlia Sophie (2007).
I SUOI PROGETTI RECENTI
Tra i suoi film più recenti ricordiamo «Last Words» (2020) di Jonathan Nossiter, in cui ha lavorato insieme a Charlotte Rampling, Stellan Skarsgaard, Alba Rohrwacher, Silvia Calderoni e Kalipha Touray: unico film italiano selezionato e candidato alla Palma d’Oro al Festival di Cannes del 2020 che è stato girato in gran parte in Italia. Lo scorso anno è uscita anche la serie «Paradise Lost» e ha doppiato anche un personaggio nella serie The Mandolorian.
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