Il film
7 chili in 7 giorni è uno dei nostri cult preferiti che vede come protagonisti Carlo Verdone e Renato Pozzetto. Diventato un gioiellino tra la filmografia dei due attori, il film uscì nel 1986 sotto la regia di Luca Verdone, fratello minore di Carlo.
Trama
Laureati in medicina con il minimo dei voti, due amici (Verdone e Pozzetto) si improvvisano dietologi e aprono una casa di cura per obesi, riadattando un magnifico casale circondato da boschi, appartenente alla moglie di Verdone, Samantha (Silvia Annichiarico). Richiamati dal battage pubblicitario, affluiscono alla casa di cura una quindicina di persone sovrappeso (di ambo i sessi), ai quali i due garantiscono un dimagrimento sicuro. Il tempo passa tra allenamenti sfibranti, ginnastica e soprattutto continui digiuni, che condurranno i malcapitati pazienti, stremati dalla fame, a compiere anche un’irruzione nella cucina della clinica.
Il terzo protagonista eliminato
Pochissimi sanno però che un terzo attore di spessore, con la sua ironia napololetana, avrebbe dovuto interpretare una piccola ma significativa parte nel film. Stiamo parlando del grande Luciano De Crescenzo. Questo perché, oltre all’unire il pubblico con un rappresentate del nord (Pozzetto) ed uno del centro (Verdone), ci sarebbe dovuto essere un pizzico di Napoli a unire il quadro nazional-popolare della commedia per il grande schermo, vale a dire proprio De Crescenzo come rappresentate del sud.
Per la precisione, avrebbe dovuto interpretare il medico che inventa la famigerata “pappa dimagrante”.
Dopo un lungo tira e molla alla fine Luciano rifiutò il progetto: reduce da “Il mistero di Bellavista”, sequel del successo “Così parlò Bellavista” voleva concentrarsi su altri progetti e non fermarsi esclusivamente al cinema, ritornando alla sua amata scrittura. Luciano purtroppo ci ha lasciati qualche anno fa a causa di una grave malattia.
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