Intervistata dal Corriere della Sera, Rosanna Alloisio, 82 anni, madre di Moana Pozzi, ha raccontato molti aspetti della vita privata della figlia, morta il 15 settembre del 1994 a soli 33 anni per un tumore al fegato.

«Le ripetevo: “Non spogliarti, non li fare quei brutti film. Dio sa se ci ho provato a convincerla, non c’è stato santo. “Mammina, non ti arrabbiare, tanto lo so che mi vuoi bene lo stesso. In fondo non piacciono nemmeno a me”, mi rispondeva».

La madre ricorda come a 18 anni Moana andò a vivere a Roma e lì le cose cambiarono. Le proponevano il cinema, lei posava come modella per i pittori: «Qualche particina, la tv. Non so come o dove, un giorno purtroppo incontrò quello Schicchi. Ed entrò in quel mondo orribile. “Perché lo fai? Non ti rendi conto, finirai nel baratro”. Glielo spiegai in tutte le lingue. Però anche la migliore delle madri alla fine si stanca. “Non ti preoccupare, mamma, poi smetto”». Con i primi guadagni «comprò un piccolo appartamento dietro San Pietro, con un terrazzo pieno di fiori. E un attico sulla Cassia, pareva la casa di una principessa. Andavamo a pregare sulla tomba di Papa Roncalli, il suo preferito. Era molto religiosa».

Mentre con Bettino Craxi «non erano solo amici. Lui non mi piaceva. “Come fai a stare con quel vecchiaccio?”. “È intelligente, gentile, si prende cura di me”. “Ti credo”, pensavo. Cercava la figura paterna che non ha avuto. Per mio marito io e le figlie eravamo soltanto una scocciatura, questa è la verità. Una volta Moana tornò a casa con una maglietta da uomo, enorme. “Me l’ha lasciata Bettino”. “Oddio, sembra quella di un ippopotamo”. “Dai, mamma, cosa importa?”».