Tommaso Deboni, già regista del film documentario su Gianluca Vacchi, è l’uomo che ha firmato la regia del docufilm su Ilary Blasi, che uscirà su NEtflix il prossimo 24 novembre.
Attraverso le pagine del Messaggero, Deboni ha svelato cosa vedremo nel film, il cui titolo ricorda la dedica “Unica”, che Totti fece a Ilary nel 2002 durante la partita Roma – Lazio. Al centro del documentario ci sono la storia d’amore con Totti e l’addio, compresa “la faccenda degli orologi e delle borse, ovviamente, perché fa parte della storia“, fa sapere Deboni. Chi si aspetta accuse e dettagli scomodi, però, rimarrà deluso. Il film, assicura il regista, porta con sé “un messaggio conciliante e discreto“. La versione di Ilary è quella di una “donna famosa che ha affrontato ciò che le è capitato come avrebbe fatto chiunque altro. Credo che molte donne si rivedranno in lei“.
Tommaso Deboni assicura che Ilary non ha avanzato “richieste speciali“, offrendo una versione “acqua e sapone” di sé stessa. La lavorazione del film – dalla proposta di Netflix fino al post-produzione – è stata fatta in gran segreto da tutto e tutti. “Abbiamo girato velocemente e di nascosto dalla gente e da Francesco Totti, in studio, nella casa di Ilary e durante un viaggio con gli amici”, ha raccontato il regista, rivelando che tutto si è svolto questa estate. Nel docufilm, che verterà principalmente sul racconto fatto da Ilary Blasi (“A volte si è detto troppo, a volte si è detto poco, a volte si è detto sbagliato“), ci saranno anche alcuni interventi dei membri della famiglia, tra i quali le sorelle della conduttrice, Melory e Silvia. “I figli non ci sono“, assicura Deboni, che ha parlato della scelta precisa di non volere coinvolgere i tre ragazzi nel progetto.
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