Massimo Boldi è stato intervistato dal Corriere della Sera dove ha raccontato alcuni aneddoti sulla sua carriera. Ecco un estratto:
Massimo Boldi, 78 anni, attore, comico, produttore cinematografico. Come sta?
«Sto iniziando a fare un resoconto, perché gli anni passano e con loro passa anche il mondo, una vita, e faccio anche i conti con quello che non mi aspettavo».
Che cosa non si aspettava?
«Che arrivato a fine carriera avrei avuto difficoltà a fare un film, il film che vorrei quantomeno. Per il resto sono felice: il rapporto con le figlie e i nipoti è straordinario, ho una bella famiglia».
Gli inizi.
«Difficili. Ho fatto molti lavori, tra cui il venditore di Buondì Motta. Lavoravo per l’agenzia Trappini che faceva la tentata vendita, setacciavo la provincia di Varese, bar, ristoranti, drogherie. Entravo e chiedevo: “Avete bisogno”? Pagavano in contanti e la sera facevamo i conti».
Se non vendeva?
«Finiva che a cena, a casa mia, si mangiava caffè latte con i Buondì. Non avevamo una lira, dopo la morte di mio papà ero io che dovevo provvedere a mia mamma e ai fratelli».
fonte CORRIERE
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