Il quotidiano “Le Parisien” ha avuto accesso agli atti dell’inchiesta scaturita dalla denuncia per maltrattamenti presentata dai figli di Alain Delon contro l’ex assistente Hiromi Rollin. In quell’occasione l’attore, affetto da un linfoma, fu visitato da un dottore che riscontrò “uno stato di esaurimento fisico e psicologico“. I gendarmi inoltre hanno riferito di averlo trovato “molto indebolito e incapace di costruire frasi coerenti“
“Voglio morire, la vita è finita“: sarebbero le parole pronunciate da Alain Delon lo scorso 20 luglio, durante la visita di un medico generalista presso la storica residenza dell’attore a Douchy, nel sud della Francia.
Il dialogo con Delon, 88 anni, fortemente indebolito dopo l’ictus del 2019, “è stato difficile e le risposte poco espressive: a volte annuiva con la testa o sollevava il pollice” per confermare una informazione, avrebbe testimoniato il dottore.
Secondo gli atti, a luglio, l’attore “non è stato in grado di pronunciare frasi compiute“. Non riusciva ad “alzarsi da solo dalla sedia e si spostava molto lentamente, con difficoltà, con l’ausilio delle stampelle”.
fonte ANSA
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