Ospite a “Unomattina”, Simona Ventura racconta il Sanremo che condusse nel 2004, che, nonostante le difficoltà, la portò ad essere la terza donna nella storia a presentarlo:
“Arrivò questa proposta della direzione di allora, c’era il direttore Del Noce, a dicembre, in un mese e mezzo abbiamo preparato il Festival, il direttore artistico era Tony Renis. Ed è stato un festival non solo complicato per questo ma anche il più contro programmato, forse l’unico nella storia degli ultimi 30 anni”.
La conduttrice racconta anche di aver accettato questa sfida con entusiasmo:
“Sanremo da conduttore, nonostante le varie difficoltà, è sempre una buona opportunità per una donna e ho pensato questo treno lo prendo ora o non lo prendo più. Quindi l’ho vissuto come una grande sfida ma anche una grande opportunità”.
La Ventura spiega, quindi, cosa accadde quell’anno a Sanremo:
“Le case discografiche avevano dato forfait e non mandavano nemmeno un cantante in gara. Per cui si fece una scelta di talenti che erano senza contratto e che erano fuori, quindi, dai circuiti delle case discografiche. Inventammo insomma un talent. La serata delle cover e dei duetti la inventammo noi. Fu un’astuzia dei nostri autori per dire ok non possono venire in gara ma possono accompagnare questi talenti. In quella serata riuscimmo ad avere anche una svolta insomma, nonostante a Zelig ci fosse Renzo Arbore, me lo ricordo ancora!”
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