“Avevo provato Miss Italia con il grandissimo Fabrizio Frizzi e avevo provato l’emozione di salire su un grande palco e io avevo ben in mente che volevo fare la cantante ed Enzo Mirigliani fece proprio un appello per me, così dopo Miss Italia la Sony mi cercò e mi chiese di andare a Sanremo. Nel 2005 tornai a Sanremo con Toto Cutugno, vincemmo la sezione Classic e secondo posto assoluto dopo Francesco Renga”.

La cantante racconta inoltre come iniziò a non vedere più:

“La mia malattia è iniziata con delle macchie, come se iniziassi a non mettere bene a fuoco le cose e poi alla fine le macchie nere sono diventate tante e adesso è un grigio scuro. Ad oggi quella patologia che vedevano tutti come un grande limite, una situazione che l’avrebbe condizionata, invece è diventata lo stimolo di fare di più ma anche a rappresentare alcune realtà, tipo io rappresento un’associazione contro il bullismo, ho provato ad includere tutti nello sport, come diritto, mi sono laureata più volte perché secondo me la competenza va acquisita nel tempo.  Quando ho perso la vista, stavo guidando per prendere la patente, a 18 anni e quella notizia seguiva una serie di ‘non puoi’ e mio papà mi ha detto ‘ io ti ho donato la vita, non un carcere, quindi vedi di diventare tu la luce che non vedi”

Annalisa Minetti racconta, infine, come non ricordi più alcune cose:

“Sto scordando come sono fatti l’alba e il tramonto. L’altro giorno mia figlia mi fa ‘mamma è tutto rosa fuori’ e nonostante lei me lo dica io non me lo ricordo. E’ tanto tempo che non vedo e purtroppo ricordare tutto non è possibile, lo immagino però. Ricordo mio papà con i capelli neri anche se so che adesso è tutto bianco. Ricordo il volto di mio nonno. I volti delle persone, amo ricordare il mare e gli ambienti familiari”.