Angelina Mango è stata intervistata dal Corriere della Sera dove ha raccontato alcuni aneddoti su Sanremo, ecco l’antipazione dell’intervista in uscita domani della copertina di 7. La cantautrice 22enne ha trionfato al Festival di Sanremo con la sua La noia, il culmine di nove mesi per lei incredibili, iniziati con il secondo posto ad Amici. «Mi sono rimessa al mondo», ha raccontato a Andrea Laffranchi.
Non teme la troppa pressione? Sangiovanni ha deciso di fermarsi, e molti altri artisti della GenZ si sono avvicinati al burn out…
«Credo che il mondo sia veloce e anche la nostra generazione lo sia. Mi sento sempre vicina persone che fanno scelte per sé stesse e quindi credo che il bisogno di fermarsi sia sempre lecito, al di là della generazione e del momento. Vivere il palco di Sanremo porta a galla tutto quello che provi nel profondo: se sei molto felice si vede, se sei arrabbiato si vede, se sei stanco si vede. É un palco molto catartico».
Per lei è stato più catartico vincere o portare nella serata delle cover La rondine, una canzone di suo padre scomparso nel 2014?
«Sono state due cose diverse. Nella serata delle cover ho sentito tanta responsabilità ma sapevo che era una cosa giusta da fare, una cosa che andava al di là della carriera: avevo da dare un’ondata di verità e amore. Per la carriera invece è stata catartica la serata finale, anche il solo essere nei primi cinque è stato una festa, saltellavo».
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