Ospite di Francesca Fagnani nella nuova edizione di “Belve”, Carla Bruni racconta la sua vita da ex Premier Dame:
“Era un ruolo interessante, un’occasione unica, mi è interessato si ma non mi è molto piaciuto, certo non lo vivrei tutti i giorni, sono felice che sia finito. Pregavo non fosse rieletto”.
Sul rapporto con la sorella, la regista Valeria Bruni Tedeschi, amara è la confessione dell’ex modella:
“Mi sento usata, non rappresentata. Fa solo film ispirati alla mia famiglia…mi sono vista come una ubriacona. Questa è una mia grande fragilità, perché esporla così? Anche perché poi prende la meravigliosa Valeria Golino, che dovrebbe fare il ruolo della sorella minore, che sarei io, non è sempre facile vedersi… non rappresentati, utilizzati. Non è la stessa cosa. Questa donna messa in scena da Golino è una ubriacona”
E sulla tendenza alla dipendenza dall’alcool prosegue:
“Certe persone possono bere un bicchierino di vino e basta, io non ho limite, l’alcool è fatto per le persone che hanno la moderazione, io non ho la moderazione, non è nata con me”.
La giornalista le chiede poi se il suo essere illegittima abbia avuto ripercussioni sulla sua vita e la Bruni ammette:
“Credo che sia una cosa fondamentale l’identità. Essere illegittimo ti lasci illegittimo tutta la vita. Come un tatuaggio. L’adulterio per me non è un peccato, io sono figlia di quell’amore, l’adulterio lo sopporterei, se fosse un adulterio così…”fisico…se si innamorasse, no, lo sgozzerei”.
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