Roberta Bellesini, moglie del grande e compianto Giorgio Faletti, si è raccontata oggi nel salotto de “La Volta Buona”. La donna racconta del loro amore:
“Eravamo molto complementari, avevamo due caratteri che si compensavano. Il trasferimento da Milano? Mi è bastato poco per convincerlo, mi disse: ‘Non posso dirti di no amore mio, torniamo ad Asti!’ Mio marito si definiva lui stesso impegnativo, però era una persona veramente meravigliosa; generoso in tutto, soprattutto dal punto di vista dei sentimenti. Era affettuoso e attento, io avevo molte insicurezze ma lui faceva di tutto per farmi rivalutare quegli aspetti come punti di forza. Si preoccupava molto di me e delle persone a cui voleva bene”.
Il racconto continua, poi, con il simpatico aneddoto del primo incontro con l’indimenticabile artista:
“Ci siamo conosciuti proprio davanti alla tv guardando la nazionale agli europei del 2000, nella maniera più italiana che si possa immaginare”.
Dei mille volti artistici di Giorgio Faletti, il più iconico è forse quello rappresentato dalla canzone “Signor Tenente”, un pezzo di storia del Festival di Sanremo:
“Quella canzone del ‘94 era incredibile, sia per il periodo storico ma soprattutto perché sul palco dell’Ariston dove normalmente arrivavano cose più leggere portò una canzone che spaccò veramente”
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