Matthew Perry se n’è andato il 28 ottobre 2023 per un’overdose di ketamina seguita da un annegamento nella vasca idromassaggio della sua villa a Pacific Palisades, vicino a Malibu. Le indagini per chiarirne le cause hanno portato, pochi giorni prima di quello che sarebbe stato il suo 55esimo compleanno, all’incriminazione di cinque persone, due delle quali medici.

I medici, negli ultimi mesi della vita dell’amatissimo Chandler di “Friends”, approfittavano del suo passato da tossicodipendente per spillargli decine di migliaia di dollari in cambio di dosi crescenti del farmaco in livelli che sapevano essere pericolosi, ha detto il procuratore federale, Martin Estrada, annunciando le incriminazioni: “Sapevano che sbagliavano, sapevano che mettevano in pericolo la vita di Perry, ma lo hanno fatto egualmente“. Si legge infatti nei documenti legali che varie volte negli ultimi mesi il 54enne attore fu vittima di pesanti effetti collaterali a causa della medicina: una volta l’assistente lo trovò in casa privo di sensi, un’altra, dopo una grossa dose, era rimasto come paralizzato, incapace di parlare o di muoversi.

I documenti rivelano anche che Matthew, quella fatale mattina del 28 ottobre, aveva chiesto a Iwamasa una prima iniezione. Quattro ore dopo, mentre guardava un film nella sua casa di Los Angeles, l’attore ne aveva ordinata un’altra e poi una terza, dopo appena altri quaranta minuti: “Sparamene una grossa“, avrebbe detto. L’assistente era poi uscito per fare qualche commissione: al ritorno aveva trovato il divo riverso nell’acqua del jacuzzi, ormai privo di vita. 

Secondo le notizie riportate, sarebbe stata la “regina della ketamina” Jasveen Sangha a vendere a Matthew Perry la dose letale che portò al decesso. La donna è stata arrestata insieme alle altre quattro persone. Le indagini hanno fatto luce su una presunta vasta rete clandestina di spaccio di ketamina, su alcuni tentativi di insabbiamento e anche su un’altra morte sospetta.