Lino Banfi ha ricordato Il Commissario Lo Gatto in una recente intervista a Il Messaggero. Ecco un estratto:

Con Risi il rapporto fu facile? 

«All’inizio, lo confesso, ero intimorito da lui. Avevo lavorato con giganti come Alberto Sordi, Totò e Vittorio Gassman, ma il milanese Dino m’incuteva soggezione con la sua erre moscia, il suo carisma, il suo proverbiale sarcasmo. Ogni tanto impugnava il megafono e gridava a un attore: ”Stai recitando come un cane, adesso ti butto l’osso”. Io stavo perennemente sul chi va là e per farmi benvolere dal regista arrivavo a ridurre il mio accento pugliese».

Al di fuori delle riprese, che vita faceva sull’isola siciliana? 

«Mangiavo tonnellate di pesce, il mio alimento preferito per cui già allora avevo sviluppato una dipendenza. Gli isolani facevano a gara ad offrirmelo appena pescato. Erano tutti miei fan e molti erano innamorati di Edwige Fenech, la mia storica partner nelle commedie erotiche. Ma mi volevano un gran bene anche i carcerati».

fonte Il Messaggero