Paola Iezzi è stata intervistata da Repubblica dove ha raccontato alcuni aneddoti sulla sua carriera, tra cui la reunion con sua sorella Chiara dopo anni di distacco:

Nella vostra recente biografia “Sisters” emerge una storia umana prima ancora che professionale. Secondo lei il salto nella giostra del successo è arrivato troppo presto?

«Non eravamo alla ricerca del successo, amavamo la musica, volevamo farla. Non so se il successo sia arrivato troppo presto, per anni abbiamo suonato e tentato, magari non siamo state tanto capite dagli addetti ai lavori. Eravamo una cosa sola ed era forse difficile intuire cosa ci fosse dentro quel nostro universo. Eravamo una cosa sola, ma artisticamente: dentro quell’involucro c’erano due persone diverse. Il lavoro in qualche modo ci ha impedito di crescere, eravamo sempre impegnate, quando il distacco è stato inevitabile sono arrivati i problemi ma era la fioritura di due individui che dovevano crescere. È stato dolorosissimo ma ci sono parti di te che devi lasciar andare. Ci sono voluti anni per seppellire i sensi di colpa, la rabbia, ma l’unica via per crescere era il distacco. Recitare una parte non sarebbe stato bello per nessuno».

Per fortuna ci ha pensato nonna…

«Ha insistito per riunirci per un pranzo di Natale. Pochi minuti ed è ripartito tutto».

FONTE REPUBBLICA