Luca Zingaretti fa il suo esordio come regista di un lungometraggio con La casa degli sguardi, presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma. Sono passati tre anni dall’ultimo episodio di Montalbano e la nuova strada intrapresa come regista lo ha fatto tornare a parlare della serie che più ha segnato la sua carriera.
In passato sono stato poco generoso nei confronti di un’esperienza che mi ha dato così tanto e anche tolto qualcosa. Un’esperienza ricchissima, sono stati 20 anni meravigliosi, purtroppo non tutti goduti come avrebbero meritato. Io sono uno inquieto, e negli ultimi anni, o meglio, a metà serie, ho scalciato per uscirne, perché la sentivo come una costrizione. Adesso guardandomi indietro mi pento del fatto di non averla goduta fino in fondo. Questa è un’altra esperienza. Sono una persona curiosa, la curiosità mi porta a scoprire il mondo e tanti punti diversi. Sono felice di dare al pubblico, come se dessi alla luce un figlio, questo prodotto frutto di tante fatiche. Voglio godermi il presente e ogni singolo attimo di questo giorno perché è stata un’esperienza di una pienezza che raramente ho provato nel passato.
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