Ospite a “La volta buona”, Lello Arena ricorda il grande successo de “La Smorfia” e il compianto Massimo Troisi, sempre nel cuore dell’attore non solo per le esperienze professionali ma soprattutto per l’amicizia viscerale condivisa:

“Vedere Massimo in azione, soprattutto su queste cose giocose degli esordi mi commuove. Si intravede quell’attore straordinario che era anche in queste cose piccole, scherzose. Ci manca tantissimo”.

Lello Arena ha impreziosito il racconto citando il primo incontro con Troisi:

“Lo incontrai ad uno spettacolo di Natale, un attore ebbe una febbre e si pensò di chiamare questo ragazzino che faceva ridere tutti. Vedo questo ragazzo sulla porta con il copione in mano, ma quando chiesi se era lui che veniva per la parte per prima cosa mi disse di no, aveva paura…si è inventato qualunque scusa per non farlo. Fortunatamente fece questa sostituzione e gli fece capire che questa cosa che faceva ridere era un superpotere e per fortuna per me e per noi ha deciso di diventare Massimo Troisi”.

L’attore ha anche raccontato del periodo in cui perse in parte il rapporto con il compianto Massimo Troisi; una parentesi di rottura, fortunatamente durata poco, dovuta al coinvolgimento di terze persone:

“Per un po’ di anni non ci siamo parlati? E’ possibile perchè quando hai un’amicizia così importante pensi che non possa essere attaccata dall’esterno. Invece si può essere consigliati male… Lui non ha creduto nella mia buonafede e io pensavo che in quel momento nei miei confronti fosse una grande ingiustizia. Ci sono rimasto molto male soprattutto per queste persone che si sono comportate in questo modo nei nostri confronti, se fai una cosa così terribile a due persone come noi che avevano costruito tanto non ci fai una bella figura”.