È Luca Argentero il protagonista della nuova puntata di Stories, il ciclo di interviste ai principali interpreti dello spettacolo di Sky TG24. Ospite del vicedirettore della testata Omar Schillaci, con la regia di Francesco Venuto, l’attore, che presto vedremo nel film Sky La coda del diavolo si racconta in “Luca Argentero – Family man”.

In onda venerdì 15 novembre alle 21:00 su Sky TG24, sabato 16 novembre alle 13:30 su Sky Arte e sempre disponibile On Demand.

Uno dei suoi primi ruoli significativi è stato nel film Saturno Contro di Ferzan Özpetek nel 2007, dove ha interpretato un personaggio complesso e intenso: “Il ruolo in ‘Saturno Contro’ è stato fondamentale per me. Ferzan è famoso per non fare dei tipici provini. È molto più importante per lui chiacchierare, capire chi ha di fronte, perché è uno psicologo di una raffinatissima intelligenza. Quindi è più importante capire come deve entrare in contatto con te, come deve fornirti le indicazioni che ha bisogno di darti per farti fare quello che poi gli interessa”. 

Il suo primo lavoro è il barman in discoteca, ma è ormai risaputo che la sua vera carriera inizia dal ‘Grande Fratello’: “All’epoca mia cugina, Alessia Ventura, una donna di spettacolo da tantissimi anni, mi disse ‘ma tu lo dovresti assolutamente fare, sembri perfetto per fare questa cosa’ (Il ‘Grande Fratello’), quindi mi diede un numero da telefonare, che è quello che mi ha permesso di saltare la coda, quella che si facevano 3000 persone fuori dagli studi di Cinecittà e sono entrato in una seconda scrematura, quella che si fa per capire se sei quantomeno sano di mente”.

Negli anni del suo successo c’è anche una piccola fase come modello in cui fa un calendario: “Non lo feci per pura vanità, era un modo come un altro per fare qualcosa di estremamente pop. Però mi ricordo che prima di me l’avevano fatto Raul Bova, l’avevano fatto Alessandro Gassmann, non mi sembrava una cosa così… La cosa più divertente a riguardo è che i miei tre migliori amici, che sono ancora oggi i miei migliori amici, fecero un contro calendario appiccicando le loro facce sul mio corpo di quelle fotografie, ed è ancora tutt’oggi una delle cose più divertenti della mia vita”.