Ospite di Caterina Balivo nel salotto de “La Volta Buona”, Nino Frassica racconta, con la sua immancabile ironia, i tratti salienti della sua meravigliosa carriera. Si parte dagli albori, dalle sue grandi occasioni al fianco di due maestri della televisione italiana: Renzo Arbore e Pippo Baudo:
“Renzo Arbore mi ha scoperto, mi ha portato prima alla radio e poi a ‘Quelli della notte’. Io gli lasciavo messaggi divertenti in segreteria e così mi volle conoscere, nessun provino. Poco dopo mi chiamò Pippo Baudo nei suoi vari programmi”.
A tal proposito racconta un aneddoto riguardante sua madre:
“Chiamò Renzo Arbore a casa mia e lei disse: ‘Ti ha chiamato quello della birra’, perchè ai tempi c’era la pubblicità…”.
Impossibile non trattare uno dei ruoli più rappresentativi della carriera televisiva di Nino Frassica: Don Matteo. L’attore si è cimentato nel consueto gioco del ‘tritavolte’ dovendo dunque scegliere tra i due compagni di viaggio tra passato e presente: Terence Hill e Raoul Bova. A tal proposito, chiare le idee di Nino Frassica:
“Enrico Oldoini mi convinse per il ruolo di Don Matteo agli esordi… Con Raoul Bova mi trovo benissimo, abbiamo fatto 10 episodi; un ragazzo tranquillissimo. Però, tra lui e Terence Hill, devo tritare il primo…”.
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