Questa sera andrà in onda su Rai 1 la finale di Sanremo Giovani condotta da Alessandro Cattelan. In diretta dal Teatro del Casinò di Sanremo, sarà presente anche il cast degli artisti ‘Campioni’ che vedremo in gara al 75 Festival di Sanremo il prossimo febbraio. Ieri intanto Carlo Conti ha tenuto la conferenza di presentazione, parlando di alcuni tra i temi più caldi, tra cui la polemica sulla presenza di Tony Effe, recentemente defalcato dal cast del concerto di Capodanno a Roma a causa di testi definiti maschilisti.
“Il mio compito è selezionare canzoni – ha detto Conti -, ognuna di queste 30 è meritevole di essere cantata su quel palco, ogni canzone ha motivazioni diverse, ma non ci sono temi sbagliati. Tony Effe lascerà tutti a bocca aperta. Ognuno deve e può dire ciò che prova, anche perché io ho selezionato i brani, poi ho guardato chi li interpretava”.
Anche la Rai, per voce del direttore Intrattenimento Prime Time, Marcello Ciannamea, non ha intenzione di retrocedere: “Il festival è una gara canora. Tony Effe ha presentato una canzone che nulla ha a che vedere con frasi sessiste. Spiazzerà tutti”.
Parole che hanno irritato il Codacons, che le ha bollate come “una vergogna. La Rai e Carlo Conti preferisco l’audience alla ferma condanna di chi offende le donne, incita alla violenza e istiga i giovani a comportamenti scorretti”.
Ancora nessuna notizia, invece, per quanto riguarda i nomi dei co-conduttori. Conti ha glissato sui tanti nomi fatti finora e sulla possibilità che all’Ariston arrivino Annalisa o Geppi Cucciari e nega di aver cercato Cristiano Malgioglio. Mostra, invece, tranquillità sul successo o meno del suo ritorno.
“Sono veramente un amico di Sanremo. C’è un grande legame con questa città, per questo ho accettato certe pressioni per tornare e prendere questo incarico. La mia veneranda età – aggiunge – mi permette di non seguire con morbosità i dati di ascolto. Quest’anno, per la prima volta con la total audience che calcola tutti i device da cui si può fruire la programmazione televisiva, si riparte da zero e guarderò i dati con grande interesse e curiosità. Resto convinto che il Festival non si debba misurare solo con un numero legato all’ascolto, ma anche al risultato discografico”. Conti è anche soddisfatto di aver riportato le Nuove Proposte, dopo che erano state abolite da Claudio Baglioni e da Amadeus.
“Ci tenevo perché durante le mie passate direzioni artistiche avevo avuto la fortuna di tirar fuori qualche bel nome: Mahmood, Irama, Francesco Gabbani, Ermal Meta, Enrico Nigiotti, Giovanni Caccamo, Serena Brancale che quest’anno è tra i big”. Sperano di essere un nome da ricordare nel futuro anche Angelica Bove, Alex Wyse, Mew, Selmi, Settembre, Vale Lp e Lil Jolie, Etra, Maria Tomba: i primi sei scelti tra i 564 candidati a Sanremo Giovani, gli altri due da Area Sanremo. Ad assegnare il posto all’Ariston – con scontri diretti a due – la Commissione musicale (Ema Stokholma, Carolina Rey, Manola Moslehi, Enrico Cremonesi e Daniele Battaglia – insieme ai “giurati fuori onda” Carlo Conti e Claudio Fasulo, vicedirettore della Direzione Intrattenimento Prime Time).
La conferenza è stata l’occasione è buona anche per tornare a parlare della decisione del Tar, che ha stabilito la necessità di una gara per l’organizzazione del festival. “Da spettatore non posso immaginare il festival se non sulla Rai – dice Conti -. Sanremo è anche tutto questo chiacchiericcio: se non fosse sulla Rai, la metà delle polemiche non ci sarebbe”.
E mentre Viale Mazzini è al lavoro per ricorrere al Consiglio di Stato contro la decisione, anche il Comune di Sanremo si sta muovendo: “In attesa della decisione del Consiglio di Stato che non potrà arrivare a breve, stiamo lavorando alla procedura per la manifestazione d’interesse, che sarebbe mia intenzione perfezionarla più o meno contemporaneamente alla prossima edizione del Festival. Chi deve organizzare la manifestazione non può saperlo pochi mesi prima”, spiega il sindaco Alessandro Mager.
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