Fabio Caressa racconta i suoi esordi in un’intervista al Corriere della Sera.

«Avevo 16 anni, studiavo al liceo classico e dicevo agli amici: vorrei scrivere. Qualcuno era nell’editoria, mi hanno indirizzato: cercavano giovani leve per Cioò. Il mio compito erano le lettere. “Sono tal dei tali (erano quasi sempre firme femminili), ho incontrato il vip tal dei tali”. Tutto rigorosamente inventato». La bugia più grossa? «Quella della ragazza che incontra Bono Vox a Trinità dei Monti, “un po’ mascherato per non farsi riconoscere”. Come no!? Se Bono in quel periodo si fosse presentato a Trinità dei Monti sarebbe stato il delirio. A modo mio inventavo storie. Comunque ho fatto anche interviste vere: la prima ad Alberto Fortis»

«Nel 1991 portato da Rino Tommasi. La mia prima telecronaca è stata il Trofeo Luigi Berlusconi. Lavoravamo e la sera andavamo a ballare», racconta. Da lì a poco andò a vivere in pianta stabile a Milano, nel 1994. Ed è lì che conosce Benedetta Parodi, sua moglie. Lei, volto televisivo, a volte guadagna più di lui. E la vive benissimo. «In famiglia entrambi partecipiamo alle spese e se è un periodo in cui guadagno di più io, mi faccio carico di più spese io, se invece guadagna di più Benedetta, se ne fa carico di più lei. È sacrosanto però c’è chi ancora si stupisce».