Un naturale bellezza che si porta dietro e inalterata da 60 anni. Buon compleanno alla bellissima Sharon Stone! Sex symbol degli anni 90, nonché modella e attrice, Sharon Stone dimostra ancora di avere una forma sorprendente, come possiamo vedere sul suo profilo Instagram, con un fisico super tonico, look giovanili e un viso senza troppo make-up, che naturalmente mostra i segni dell’età, ma che non ne vuole sapere di ricorrere alla chirurgia, come ha dichiarato lei.
Ripercorriamo ora a grandi linee la sua carriera d’attrice. Debutta nel 1980 come comparsa in Stardust Memories di Woody Allen, scandendo gli anni ottanta con ruoli più sostanziosi nei film Allan Quatermain e le miniere di re Salomone (1985), Action Jackson (1987) e Nico (1988).
Negli anni novanta, dopo una parte in Atto di forza (1990) con Arnold Schwarzenegger, divenne famosa a livello internazionale nel 1992, anno in cui uscì il celebre film Basic Instinct, con il personaggio che che la fece entrare nella storia del cinema, ponendola come la Faye Dunaway della sua generazione: quello della femme fatale e presunta serial killer bisessuale Catherine Tramell.
Inizialmente il ruolo di protagonista era stato offerto alla più esperta Geena Davis, che però aveva rifiutato a causa delle numerose scene di sesso e di nudo presenti nella pellicola. Celebre è rimasta la scena in cui la Stone, interrogata da alcuni agenti, accavalla le gambe mostrando, senza lasciare nulla all’immaginazione, di non indossare alcun indumento intimo. Il film divenne uno dei maggiori profitti della storia al botteghino e grazie a questa pellicola, la Stone riceve la nomination come miglior attrice protagonista ai Golden Globe.
Dopo Basic Instinct, riceve grandi lodi per la sua performance di Ginger McKenna nel cult Casinò di Martin Scorsese (1995), per la quale si aggiudica il Golden Globe per la migliore attrice in un film drammatico e ottiene la sua prima e unica nomination al Premio Oscar per la miglior attrice. Per il suo ruolo nel dramma Basta guardare il cielo (1998) e nella commedia La dea del successo (1999), la Stone riceve la sua terza e quarta nomination ai Golden Globe, mentre nel 2004 vince il Premio Emmy per la sua partecipazione nella serie televisiva The Practice – Professione avvocati.
Un altro successo arriva nel 2005 quando recita insieme a un cast di tutto rispetto formato da Bill Murray, Jessica Lange e Tilda Swinton in Broken Flowers , pellicola vincitrice del Grand Prix al Festival di Cannes.
Nel 2006 è tornata ad occupare le prime pagine dei giornali per la sua scabrosa interpretazione in Basic Instinct 2, sequel del precedente del ’92. Il film non ha tuttavia ottenuto il successo sperato, risultando un clamoroso flop al botteghino americano, incassando 38,6 milioni di dollari contro un budget di oltre 70, e facendo vincere alla sua protagonista il Razzie Award alla peggior attrice protagonista.
Vita privata
Dal 1984 al 1990 è stata sposata con il produttore televi
sivo Michael Greenburg. Per un anno (1993-1994) è stata fidanzata con il produttore William J. MacDonald. Il 14 febbraio 1998 sposò Phil Bronstein. Nel 2000 la coppia adottò un bambino, Roan Joseph Bronstein.
Il 29 settembre 2001 l’attrice fu colpita da un aneurisma che la ridusse in fin di vita e la costrinse a un lungo ricovero. Ebbe poi un infarto nel 2004, poco dopo il divorzio dal secondo marito. La Stone ha successivamente adottato altri due bambini, Laird Vonne Stone nel 2005 e Quinn Kelly Stone nel 2006.
Vive a Beverly Hills, in California, ma passa le vacanze estive in un ranch di sua proprietà in Nuova Zelanda. Sostiene il Partito Democratico, è sostenitrice dei diritti gay e favorevole al matrimonio tra persone dello stesso sesso. Segue la religione buddhista.
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