Ci ha lasciati questa mattina a Cambridge uno dei fisici teorici più conosciuti e autorevoli al mondo: Stephen Hawking.
Stephen si spento a 76 anni, ma ha condotto una vita speciale e straordinaria, a partire da giovanissimo quando gli venne diagnosticata la SLA (sclerosi laterale amiotrofica), malattia che gli bloccò progressivamente le funzioni vitali, relegandolo all’immobilità e costringendolo a comunicare con un sintetizzatore vocale. Nonostante le numerose difficoltà, la malattia non impedì a Stephen di proseguire con i suoi studi fisici e la sua immagine pubblica, mediata da numerose apparizioni in documentari e trasmissioni televisive, è diventata una delle icone popolari della scienza moderna.
Stephen Hawking era noto soprattutto per i suoi studi sui buchi neri, sulla cosmologica quantistica e sull’origine dell’universo. Tra i suoi contributi più rilevanti figurano la radiazione di Hawking, la teoria cosmologica sull’inizio senza confini dell’universo (denominata stato di Hartle-Hawking) e la termodinamica dei buchi neri; la fruttuosa collaborazione con altri scienziati ha contribuito all’elaborazione di numerose teorie fisiche e astronomiche: il multiverso, la formazione ed evoluzione galattica e l’inflazione cosmica; sempre spiegate con chiarezza e semplicità, hanno raggiunto il grande pubblico attraverso numerosi testi di divulgazione scientifica.
È stato titolare della cattedra lucasiana di matematica all’Università di Cambridge per trent’anni, dal 1979 al 2009 e, fino alla morte, direttore del Dipartimento di Matematica Applicata e Fisica Teorica di Cambridge.
Stephen Hawking nella cultura popolare
La figura di Stephen Hawking è entrata con gli anni anche nella cultura di massa, questo grazie anche al suo forte senso di umorismo da ‘genio disabile’ che non lo ha mai frenato.
Nel 1994 ha collaborato, prestando la sua voce sintetizzata, al brano Keep Talking, contenuto nel disco The Division Bell dei Pink Floyd. L’inizio della carriera di Stephen Hawking presso l’Università di Cambridge ha ispirato il film per la televisione del 2004 Hawking, prodotto dalla BBC, in cui lo scienziato è interpretato da Benedict Cumberbatch. Nel 2008 esce il film Superhero – Il più dotato fra i supereroi, dove Stephen Hawking viene interpretato da Robert Joy ed è oggetto di caricature.
Hawking è apparso di persona nell’episodio 26 della stagione 6 di Star Trek: The Next Generation, esibendosi in una partita a poker con Einstein, Newton ed il comandante Data. Hawking è anche apparso numerose volte nelle serie animate di Matt Groening: in particolare, in alcuni episodi de I Simpson (con un computer dotato di gadget particolari) e di Futurama (sia in versione normale sia come testa parlante), in 5 episodi della serie The Big Bang Theory anche di persona e in Due Fantagenitori dove “dimostra” all’insegnante di Timmy che in particolari circostanze 2+2 fa 5, appare anche come professore di Brian ne I Griffin nella puntata Brian Goes Back to College.
Nel 2014 esce il film La teoria del tutto (The Theory of Everything), diretto da James Marsh, dove Hawking è interpretato da Eddie Redmayne, che per questa interpretazione vince il premio Oscar al miglior attore protagonista.
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