Sinossi
Mentre la migliore banda di rapinatori dello Stato, tra cui spiccano l’impassibile Ray Merriman (Pablo Schreiber) e il temibile Enson Levoux (50 Cent), sta preparando il colpo del secolo alla Federal Reserve Bank di Los Angeles, il loro destino si intreccia a quello degli agenti della squadra speciale anticrimine di “Big Nick” O’Brien (Gerard Butler). Quello che apparentemente potrebbe sembrare un convenzionale faccia a faccia tra buoni e cattivi si rivelerà uno scontro a fuoco senza esclusione di colpi in cui i due gruppi rivali si affronteranno senza scrupoli e ad armi pari. Un avvincente thriller d’azione ad alto tasso adrenalinico che è insieme un film poliziesco e un noir psicologico.

Recensione

Nella tana dei lupi è un thriller avvincente capace di declinare in modo nuovo e attuale un dualismo già collaudato: un’abile banda di rapinatori di banche organizza il colpo del secolo e si scontra con la tempratissima squadra speciale anticrimine del dipartimento dello Sceriffo di Los Angeles,che tenta di spedire i criminali dietro le sbarre.

A guidare la banda è l’impassibile Ray Merriman (Pablo Schreiber), che vanta una calma quasi soprannaturale.

Gli Outlaw sono molto più organizzati dei classici rapinatori di banche: agiscono con precisione chirurgica, pianificano tutto nei minimi dettagli e sfruttano l’esperienza maturata durante l’addestramento paramilitare e i periodi trascorsi in carcere. Fra i compari di Merriman ci sono il disciplinatissimo padre di famiglia Enson Levoux (CURTIS “50 CENT” JACKSON) e Bosco Ostroman (EVAN JONES), veterano temprato dalle battaglie e dotato di un talento speciale per i furti. A loro si unisce poi “l’autista” Donnie Wilson (O’SHEA JACKSON, JR.), un barista ed exdetenuto con un passato misterioso, che potrebbe non rivelarsi all’altezza della situazione.

Sembra di essere tornati un pò negli anni 90, quando i film sulle rapine e l’eterna lotta tra polizia e rapinatori la facevano da padroni. Ovvio che il pensiero, per come si svolge la storia, va a Heat la Sfida dove De Niro e Pacino se ne davano di santa ragione ma erano altri tempi tempi. Qui siamo difronte a un mix di crudeltà, introspezione, voglia di battersi quasi a superare il desiderio principale delle parti che è quello di fare bene il proprio lavoro. La rivalità tra le fazioni è l’elemento portante di tutto il film. Non vi aspettate i poliziotti buoni e i ladri cattivi, qui c’è di tutto, a volte non si capisce nemmeno chi realmente stia dalla parte giusta.

Il film si snoda in due parti: la prima descriva a pieno i personaggi ed è forse la parte più lenta, ogni singolo componente viene delineato in maniera perfetta, la seconda invece è più attiva con lo scontro finale e le carte in tavola. Di sorprese ne troverete tante ed il film scorre molto bene, siamo rimasti piacevolmente stupite dall’interpretazione di alcuni personaggi come 50 cent che fanno bene il loro dovere di attori donando al film quel pizzico di aggressività e humour che mancava.

Due ore e mezza di piena azione, l’approviamo.