Ci basiamo su un articolo di Rolling Stone Italia per il racconto della serata della Rock and Roll Hall of Fame che si è tenuta ieri sera sul palco del Public Auditorium di Cleveland.

Ricordiamo che la cerimonia si tiene ogni anno ed è volta a celebrare l’ammissione alla Hall of Fame di singoli artisti o gruppi che abbiano superato i 25 anni dalla loro prima incisione. Ovviamente le nomine e l’ammissione all’Olimpo del rock sono rivolte a coloro che hanno giocato un ruolo di significativa influenza nella storia del rock and roll.

Protagonisti della serata di ieri sono stati Bon Jovi, Dire Straits, Moody Blues, Cars e Nina Simone, ma la cerimonia che ha stupito, in particolare, anche per i grandi esclusi; fra i candidati eleggibili, infatti, sono rimasti fuori nomi illustri come Kate Bush, Depeche Mode, Rage Against The Machine o Radiohead, anche se la band di Thom Yorke aveva già dichiarato che avrebbe rifiutato l’onorificenza.

Momento di particolare risonanza è stato quello della performance dei Bon Jovi, che per l’occasione hanno suonato con la formazione originale, con il ritorno di Ritchie Sambora (chitarrista che aveva abbandonato il gruppo nel 2014) e Alec John Such (bassista fino al 1994).

Le parole di Jon Bon Jovi, frontman del gruppo: «Ho iniziato a scrivere questo discorso da quando strimpellavo la scopa e cantavo in cima alle scale della mia casa d’infanzia. […] Ci sono volute molte persone per portarci qui stasera e non tutti erano parrucchieri (…) Ringrazio le mie buone stelle fortunate per il tempo che ho trascorro con ognuno di voi, Alec, Richie, Hugh, Tico, David, a voi, a noi, a tutti voi. Stasera la band ha accettato di essere tutta qua, così posso dire grazie per aver reso reale questo sogno».

I Bon Jovi si sono poi esibiti con alcuni fra i brani più rappresentativi della loro carriera: You Give Love a Bad NameIt’s My LifeWhen We Were Us e Livin’ on a Prayer.

View this post on Instagram

#rockhall2018

A post shared by nareif (@nareif) on

In rappresentanza dei Dire Straits, altra band premiata, era presente, invece, solo il bassista John Illsley.

Particolarmente emozionante è stato anche l’omaggio a Nina Simone fatto dal fratello Samuel Waymon e da Mary J. Blige, con Lauryn Hill per l’occasione ritornata sul palco insieme a Andra Day, con un medley da togliere il fiato composto dai più grandi successi cantati dalla leggenda del soul. 

Moody Blues e Cars, invece, sono stati rispettivamente introdotti da Ann Wilson degli Heart e Brandon Flowers dei Killers, con la band di Las Vegas protagonista del tributo a Tom Petty con una versione di American girl. Ann Wilson degli Heart e il chitarrista degli Alice in Chains Jerry Cantrell, invece, hanno suonato un tributo per Chris Cornell con Black Hole Sun.