Era il 9 luglio del 2006, periodo universitario per me, l’Italia batteva la Francia ai rigori e scoppiava la festa. Tutti insieme con gli amici nel centro di Roma nonostante avessimo gli esami a breve, in città un caos spaventoso, praticamente sembrava la notte del giudizio, potevi fare quello che volevi, non ti avrebbe detto niente nessuno. Mi ricordo vidi persone saltare ballare farsi il tuffo nelle fontane e sopratutto a piazza Venezia tirarsi il pallone da parte a parte e darsi una marea di calci uno contro l’altro.









I rigori, un’ansia incredibile, venivamo da troppe sconfitte nei mondiali passati, poi la liberazione, anche se il top fu nella semifinale con quel gol al 118 esimo…




 E’ il trionfo di Marcello Lippi che ci regala la quarta Coppa del Mondo, 24 anni dopo Spagna ’82. Per il calcio italiano l’estate non era iniziata benissimo, visto il caos di Calciopoli. Ma gli azzurri si compattano, fanno gruppo e una dopo l’altra eliminano tutti gli avversari che incontrato sulla loro strada. Nei gironi battono il Ghana, pareggiano con gli Stati Uniti ed eliminano la Repubblica Ceca.




Poi, è il turno di Australia, Ucraina e dei padroni di casa della Germania. Fino alla Francia. Segna Zidane su rigore, pareggia Materazzi di testa. Ai rigori sbaglia solo Trezeguet, mentre è di Grosso quello decisivo. Un gol che fa esplodere milioni di italiani, che si riversano in strada a festeggiare. Nei supplementari l’episodio che nessuno mai dimenticherà: la testa di Zidane a Materazzi. Risultato ? Zizou espulso e Francia in dieci.