È stato il primo cinepanettone, quello che è stato preso come modello di una lunga fortunata serie di pellicole. Ci riferiamo naturalmente a Vacanze di Natale (1983), il film originale con Christian De Sica e Jerry Calà, girato da Carlo Vanzina e sceneggiato insieme al fratello Enrico.
– Il film è uscito sull’onda del successo di Sapore di mare (1983), di cui ritroviamo alcuni interpreti e del quale si può considerare in un certo qual modo la versione natalizia (anche se, a differenza del suo predecessore estivo, è ambientato in epoca contemporanea e non negli anni sessanta). Con il tempo è diventato l’antesignano di un fortunato filone cinematografico, definito dalla stampa specializzata moderna cinepanettone.
– Nel 2010 è stata proiettata una retrospettiva del film alla 67ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Per l’occasione ha presenziato buona parte del cast.
– Le riprese del film, durate tre settimane, sono state effettuate a Cortina d’Ampezzo in provincia di Belluno nell’autunno del 1983.
– I manifesti e le locandine utilizzate per la promozione del film, all’epoca della sua diffusione nelle sale cinematografiche italiane, sono del celebre illustratore Renato Casaro.
– Al botteghino il film ha incassato 2.939.774.000 lire classificandosi al 9º posto tra i film di maggior successo della stagione cinematografica italiana 1983-1984.
– Il film è stato accolto tutto sommato positivamente dalla critica dell’epoca che ha apprezzato come il regista sia riuscito ad offrire le poche idee presenti, con gusto, arguzia e un po’ di sentimentalismo. A tutto questo ha saputo aggiungere un gruppo di simpatici giovani attori, delle belle ragazze, alcuni attori di provato mestiere e un comico che gode dei favori del pubblico, proprio come aveva già fatto nel precedente Sapore di mare.
– Nel trailer ci sono scene mai viste nel film, come quella di Jerry Calà che raggiunge la Sandrelli per sciare.
– Leggendo il labiale (e anche la sceneggiatura) la frase che Giovanni Covelli dice a Roberto, trovato a letto con Leonardo Zartolin, era: “Ma vatte a ammazzà”; poi in fase di doppiaggio fu cambiata in: “Ma vedi d’annà affanculo”.
– Alla fine del film Mario arriva in cima alla pista con la seggiovia e il responsabile gli dice che è il primo ad arrivare, però subito dopo si trova davanti Luca.
– Al termine della prima proiezione, il produttore gridò “Ma chi andrà a vedere questo film? Abbiamo sbagliato tutto”. E i Vanzina offesi se ne andarono rispondendo “Aspetta il 6 gennaio“.
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