Un anno senza Chester.
È già passato un anno da quando la notizia della morte del frontman dei Linkin Park ha sconvolto e spezzato il cuore di milioni di fan.
Chester Bennington aveva 41 anni e una carriera strepitosa alle spalle, due matrimoni e sei figli, ma dentro di lui aleggiava un malessere più grande, la depressione, un male talvolta invisibile e soffocante, che per lui è stato fatale. Secondo quanto riportato dal medico legale, quel 20 luglio 2017 Chester si tolse la vita impiccandosi nella sua casa in California.
Fatalità o forse no, la sua morte è avvenuta in quello che sarebbe stato il giorno del 53esimo compleanno del suo amico Chris Cornell, la voce dei Soundgarden, anche lui morto suicida nel maggio di quello stesso anno. La morte di Cornell aveva sconvolto a tal punto Chester da portarlo a dichiarare: “Non posso immaginare un mondo senza di lui”.
L’ultimo concerto dei Linkin Park è stato quello alla Barclaycard Arena di Birmingham, in Inghilterra. I brani che chiusero quella performance, poi rivelatisi gli ultimi mai eseguiti dalla band, furono Papercut e Bleed It Out. Il tour sarebbe dovuto ripartire dagli Stati Uniti con la tappa di Mansfield, in Massachusetts.
I Linkin Park ora
Pochi giorni dopo la morte di Bennington, gli altri membri dei Linkin Park hanno pubblicato sui social una lettera per dire addio al cantante. I nostri cuori sono spezzati, hanno scritto Shinoda, Delson, Phoenix, Bourdon e Hahn, aggiungendo Ti amiamo e ci manchi tantissimo.
La missiva è stato l’ultimo atto pubblico fino ad agosto quando la band ha annunciato un evento pubblico a Los Angeles per ricordare l’amico scomparso. L’evento, chiamato Linkin Park and Friends Celebrate Life in Honor of Chester Bennington, è andato in scena il 27 ottobre.
Dopo la morte di Chester, a cercare di prendere le redini del gruppo è stato Mike Shinoda, ma il futuro della band di resta incerto: “La risposta è che non c’è risposta”, aveva detto Mike Shinoda tempo fa a proposito di quel che ne sarebbe stato dei Linkin Park, e le risposte ancora non sono arrivate.
Circa un mese fa, però, Shinoda ha pubblicato il suo primo album da solista, chiamato Post Traumatic.
«La verità è che non riuscivo a scrivere niente che non mi facesse pensare a Chester», ha dichiarato riguardo About You, il primo singolo estratto dal suo nuovo album. La morte dell’amico e compagno dei Linkin Park, la depressione e la rinascita attraverso la musica, scritta dopo settimane rinchiuso in casa. «Non sono uscito di casa per settimane. I miei amici mi portavano cibo, portavano fuori i miei figli. Poi una sera ho ascoltato Meteora e ho capito che avrei potuto rendere sopportabile quel vuoto»
«Ho parlato con Dave Grohl, che dopo la morte di Cobain è riuscito a creare un gruppo incredibile come i Foo Fighters. È possibile, non sto dicendo che voglio un’altra band. Ma quando muore qualcuno non puoi dimenticarti di lui con un “ciao”».
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