Precisamente l’8 ottobre 1992 veniva rilasciata la prima versione di Mortal Kombat, videogioco picchiaduro a incontri sviluppato dalla Midway Games nonché primo capitolo dell’omonima serie videoludica.
Dopo il successo avuto da Street Fighter II, che aveva contribuito a una grande diffusione dei giochi beat’em up, Mortal Kombat poté concorrere contro esso per via di grafica e gameplay innovativi. Tanti di noi lo ricorderanno per essersi presentato molto più cattivo e violento, con un approccio molto duro e totalmente innovativo rispetto agli altri beat’em up. La sua violenza era palese al punto che le conversioni sui computer e console di casa vennero censurate omettendo le gocce di sangue che comparivano ad ogni impatto e scendevano a terra (nelle conversioni per Amiga e Sega Mega Drive era possibile reintrodurre la violenza tramite un cheat code).
Uno dei marchi di fabbrica del gioco fu la presenza delle fatality, mosse con cui il vincitore al termine dell’incontro aveva la possibilità di uccidere l’avversario con un colpo di estrema brutalità. Un “tocco di classe” inutile ai fini del gioco, ma certamente spettacolare, era la possibilità di gettare l’avversario sconfitto giù dal ponte nello schermo del pit: colpendolo con un montante, questo veniva scaraventato giù dal ponte, finendo contro degli spuntoni presenti nel fondale che lo trafiggevano.
Il gioco aveva una trama di background ben precisa, mutuata poi dall’omonimo film con Christopher Lambert, e prendeva il suo nome dal torneo di arti marziali Mortal Kombat, evento quasi sconosciuto che si svolge una volta a generazione, che sarebbe servito all’Outworld per impossessarsi della Terra.
Per farlo, le entità dell’Outworld avrebbero dovuto vincere per 10 volte consecutive il Mortal Kombat sull’isola di Shang Tsung (potente e malvagio stregone in grado di impossessarsi delle anime dei propri nemici), in combutta con il principe Goro e Reptile. Il guaio è che Goro ha già vinto 9 volte…
E così, Raiden il dio del Tuono e protettore della Terra scelse un gruppo di guerrieri per difendere il pianeta.
Tra i personaggi presenti sarà Johnny Cage a sconfiggere Goro, mentre Liu Kang sconfiggerà Shang Tsung e vincerà il Mortal Kombat: egli si dimostra così l’Eletto, discendente di Kung Lao, primo detentore del torneo. Kano, invece, riuscirà a scappare da Sonya Blade ma verrà insieme ad essa catturato da Shao Khan.
Modalità di gioco
Il gioco è strutturato ad incontri, in cui è necessario vincere almeno due round. Non appena viene scelto il personaggio (su sette disponibili), al giocatore viene mostrato l’ordine con cui dovrà sfidare gli altri lottatori. I primi sei incontri vengono svolti contro gli altri personaggi, in ordine casuale, dopodiché il giocatore deve combattere contro il suo stesso personaggio nel cosiddetto mirror match. In seguito vi sono tre incontri chiamati endurance match, altra novità introdotta da Mortal Kombat, in cui il giocatore deve combattere contro due avversari (nel quale non rientra mai il personaggio selezionato): in ogni round, non appena sconfitto il primo avversario, ci si dovrà scontrare, senza recuperare energia, con il secondo personaggio, che entra nello schermo mentre il primo cade a terra (nelle versioni SNES e Mega Drive si dissolve con una fiammata, come ad essere un riferimento alle illusioni create da Shang Tsung).
Al termine del terzo endurance match, fa la sua comparsa Goro, un gigantesco uomo-mostro antropomorfo con quattro braccia. Sue caratteristiche sono la grandissima forza dei suoi attacchi, la difficoltà di usare delle combo, un dannoso attacco a distanza (che esegue se ci si distanzia da lui), la sua velocità di movimento e la particolarità di saltare da una parte all’altra dello schermo e schiacciare l’avversario: se il suo attacco fallisce rimarrà indifeso ber breve tempo. Dopo aver sconfitto Goro, ci si deve scontrare con Shang Tsung, in grado di assumere la forma di tutti i personaggi del gioco, compresi Goro e il personaggio utilizzato dal giocatore.
Ogni tre incontri, vi è uno stage bonus dove il giocatore deve riuscire a rompere un blocco di un materiale più o meno resistente, premendo a ripetizione i tasti di attacco basso per far crescere una barra di energia e sferrando il colpo col tasto block quando la barra supera il limite necessario richiesto. Giocando semplicemente contro la CPU è impossibile riuscire a partecipare a più di tre bonus stage, ma utilizzando anche un secondo giocatore è possibile visionare tutti gli stage bonus, dove si arriva a dover rompere materiali sempre più duri, fino ad arrivare addirittura al rubino e al diamante.
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