Sinossi
Il malefico Slappy riesce a sfuggire da un libro di Piccoli Brividi incompiuto e rimasto a lungo nascosto, dopo che due ragazzi si trovano a sfogliarne accidentalmente le pagine. Quando Slappy inizia a portare il caos in città dando vita ai mostri e alle decorazioni di Halloween, i ragazzi capiscono che devono fermarlo prima che sia troppo tardi.
Nel sequel di Piccoli Brividi troviamo un cambio , con nuovi autori (il nuovo script è di Rob Lieber e Darren Lemke) e un diverso regista, che però produce passo indietro dal punto di vista della narrativa. Si sgonfia diciamo il rapporto tra autore e lettori, ma la vera forza sta nel far uscire il film verso la notte di Halloween tanto cara a tutti i bambini e forse degli adulti.
Recensione
Siamo in presenza di un prodotto che produce un passo indietro rispetto al suo predecessore. C’è da dire che l’ambientazione nella notte di Halloween è un punto di forza grazie ai mostri e mischia insieme vampiri, lupi mannari, mummie, scheletri e zucche, vicino a presenze molto più creative come ragni giganti e sopratutto agli aggressivi orsetti gommosi che vi faranno morire dalle risate per tutto . Tutti questi mostri vengono combattuti daun esercito umano che cambia rispetto al primo capitolo: non c’è più Dylan Minnette divenuto famoso Tredici, ma Jeremy Ray Taylor, direttamente da It. Poi sopratutto sempre lui Jack Black, la voce di Slappy.
Non vi aspettate un semplice horror per bambini ma qualcosa anche di più che va a minare le certezze di questo film. Effetti speciali spettacolari, musiche da brivido rendono il prodotto gradevole ma niente di veramente eccezionale.
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