Ospite attesissima nella giornata di mercoledì 24 ottobre alla Festa del Cinema di Roma, Sigourney Weaver rientra sicuramente sul podio delle attrici che più hanno contribuito a rendere tanto amati gli anni Ottanta e Novanta.

Classe 1949, Sigourney sale alla ribalta all’età di trent’anni con il ruolo di Ellen Ripley in Alien, film capolavoro del 1979 diretto da Ridley Scott. Ha ripreso il ruolo in tre sequel: Aliens – Scontro finale (1986) per il quale ha ricevuto una nomination al Premio Oscar per la miglior attrice, Alien³ (1992), e Alien – La clonazione (1997), divenendo la prima attrice nella storia degli Oscar a ricevere una nomination per un film fantascienza. Oltre che per l’universo Alien, Sigourney è conosciuta per il suo ruolo di Dana Barrett in Ghostbusters – Acchiappafantasmi (1984) e Ghostbusters 2 (1989).

Nell’attesa di vederla ospite della Festa di Roma, ne approfittiamo per ricordare un suo simpatico retroscena riguardo il film Alien – La clonazione e nello specifico della famosa scena dove Sigourney ci regala un difficile canestro con la palla da basket eseguito di spalle e.. con pochissimi tentativi!

Il quarto film della saga, ricordiamo, è quello in cui il corpo di Ripley viene sottoposto dopo decadi dal suo decesso a clonazione, acquisendo alcune caratteristiche genetiche degli Xenomorfi, dato che al momento della morte ne portava uno in grembo. Senza dubbio alcune riprese acquatiche risultano ancora oggi ben strutturate e affascinanti, eppure il sequel ha faticato a farsi strada nel cuore del pubblico. 

Ricostruiamo la sequenza del tiro al canestro passato alla storia con le testimonianze di Sigourney (un diario delle riprese dell’attrice pubblicato sulla rivista Premiere e datato dicembre 1997), di Ron Perlman e di Jean-Pierre Jeunet

La Weaver racconta che erano già un paio di settimane che si esercitava nei tiri a canestro quando arrivò il fatidico 13 febbraio 1997. L’intento doveva essere quello di dimostrare la nuova sorprendente forza e velocità di Ripley, riassunta in una sequenza di basket in cui faceva un canestro impossibile senza alcuno sforzo. L’attrice si era  impegnata parecchio e aveva anche lavorato col cestista Nigel Miguel. Giù durante il primo giorno di esercizi, dopo una decina di tentativi, era riuscita a fare canestro. “Per il momento in cui saremo pronti a iniziare le riprese”, scrisse, “la mia media al tiro sarà un canestro ogni sei tentativi“.

 

Così arrivato il momento di girare la scena in questione. Ron Perlman era – come molti sanno – uno dei suoi co-protagonisti nel film, e Sigourney Weaver era entusiasta di stare lì con lui: L’attrice ricordava: “Ciak dopo ciak, mi diverto, effettuo passaggi, lo conosco. Lo adora”.

Comunque, viene il momento topico, ma il regista Jean-Pierre Jeunet non è troppo contento delle riuscita generale. Voleva che il tiro fosse fatto da molto più lontano di quanto inizialmente previsto. Quando Nigel Miguel si chiese se l’attrice sarebbe riuscita nell’impresa, essendosi allenata a fare canestro da molto più vicino, Jeunet alzò le spalle. Il regista replicò che la squadra degli effetti speciali avrebbe simulato il tiro, ma Sigourney Weaver voleva farcela da sola, anche perché non sarebbe stato troppo facile mascherare il trucco. Dopo i primi due tiri mancati, ecco che la palla finisce dentro al terzo tentativo, lasciando in visibilio parecchi presenti.

Ecco tutta la scena: 

Fonte: https://www.ilcineocchio.it/cinema/alien-la-clonazione-la-vera-storia-del-canestro-impossibile-di-sigourney-weaver/