Ci sono voluti 28 anni, quattro sequel e tre telefonate senza risposta provenienti da Tim Miller, regista di Terminator: Destino Oscuro, per farla ritornare.
Per la prima volta da quel lontano Terminator 2, uscito nel 1991, Linda Hamilton torna nei panni dell’iconica Sarah Connor nel sesto capitolo del franchise, che, come ben sappiamo, ignorerà tutti gli eventi dei sequel e sarà un vero e proprio follow-up ai due film originali di James Cameron.
Lo stesso Cameron è tornato coinvolto a livello creativo, in qualità di produttore e co-scrittore (Arnold Schwarzenegger completa la riunione dello storico trio dei primi film).
In una recente conversazione ai microfoni di Entertainment Weekly al Comic-Con di San Diego, Linda Hamilton ha rivelato i suoi pensieri su questo ritorno, sul perché fosse arrivato finalmente il momento giusto e su come sarà questa nuova versione di Sarah Connor.
Alla domanda sul perché il film di Tim Miller sia stata l’occasione giusta per farla tornare, la Hamilton ha detto:
Il fatto che sia passato così tanto tempo è un regalo, mi dà molto di più da esplorare con il personaggio. Sarah Connor è la stessa persona, ma volevo vedere come gli eventi l’hanno cambiata e plasmata, facendola andare avanti. C’era carne al fuoco lì. Non volevo riciclare la stessa idea. È una donna che ha una missione diversa, una storia diversa, quindi volevo vedere cosa potevamo fare con questo.
La presenza della Hamilton è stata fondamentale per Tim Miller per connettere il nuovo film agli spettatori, cos’ come ci erano riusciti i primi due.
Quando abbiamo iniziato, non sapevamo se avrebbe accettato. Jim [Cameron] è stato molto onesto e mi disse “Glielo chiederò, ma non so cosa dirà”. Lo fece e per fortuna si mostrò interessata. Proprio come si fa quando vuoi catturare un cervo nervoso, abbiamo dovuto adottare una lenta opera di convincimento, un passo alla volta.
E aggiunge la Hamilton:
Mi ha chiamato tre volte prima ancora che avessi modo di richiamarlo. […] Quando me l’ha proposto mi ci sono volute settimane per decidere se potevo davvero farlo, se avevo ancora qualcosa da dire.
Per tutti questi anni ho vissuto con la certezza che avessi finito con Sarah. Continuavo a dire: “Sì, se ritorno facciamo l’era della geriatria”. Il che in realtà è vero. Diciamo che non mi aspettavo arrivasse la proposta, il che ha reso la cosa più interessante per me.
Sulle difficoltà affrontate nel riprendere un personaggio come quello di Sarah Connor, ha affermato:
Non è stato facile. Oltre a mettermi sotto allenamento, mi sono dovuta immergere nella nuova realtà di Sarah, costruire la sua storia e capire dove è stata e chi è oggi. Hai un personaggio, ma molte cose l’hanno colpita negli ultimi 30 anni, tanto che è stato come ricominciare da capo, eppure, c’è un’eco della più giovane Sarah Connor in tutto ciò che ho dovuto creare.
Ho passato più di un anno ad allenarmi molto duramente, a lavorare sul suo cammino e ad esplorare i suoi profondi dolori. Mi sono sentita sopraffatta da un senso di obbligo, di dovere e d’amore per questo personaggio, cercando di onorare al meglio il passato e creare qualcosa di nuovo per il futuro.
Cosa dobbiamo aspettarci dalla Sarah Connor di Destino Oscuro?
È una donna senza patria. La sua missione originale è cambiata a causa delle circostanze e ora non ha più una squadra, ha solo sete di vendetta, quindi è molto sola. È ancora un jolly, ma un jolly senza una vera missione è molto più imprevedibile. Affronta un viaggio per trovare la sua umanità e scoprire alcune cose profonde per la sua sopravvivenza.
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