Dal 1 agosto arriva nelle sale italiane Hotel Artemis, film corale che vede un cast prestigioso composto da Jodie Foster, Sterling K. Brown, Sofia Boutella, Jeff Goldblum, Dave Bautista, Zachary Quinto, Charlie Day eBrian Tyree Henry.
Sinossi
È un mercoledì notte del 2028 e le strade del centro di Los Angeles sono tutte bloccate da tafferugli e manifestazioni, tra polizia e manifestanti che richiedono acqua pulita.
L’unica speranza di sopravvivenza per tutti coloro rimasti feriti in quell’inferno tumultuoso è uno stabile di 13 piani in art decò, dalla logora facciata, un tempo un prestigioso Hotel ma adesso un luogo sicuro che nasconde un ospedale all’avanguardia. Come scopriamo fin da subito, si tratta di un Pronto Soccorso esclusivo, con delle regole precise, tra cui il pagamento di un’iscrizione riservata ai soli criminali.
A gestire la struttura è una donna, conosciuta come l’Infermiera, che da anni si è dedicata esclusivamente a quell’attività. Piano piano entreranno in gioco vari protagonisti, ognuno con un obiettivo e una storia da portare avanti. Cosa succederà in quel caotico mercoledì sera?
Per il suo esordio alla regia di Drew Pearce assembla un cast con nomi degni di nota, capitanati da una Jodie Foster che ci regala un’interpretazione interessante e convincente. Il buon cast, tuttavia, non riesce a pieno titolo a sollevare un film come Hotel Artemis, frutto di uno strano mélange di ispirazioni cinematografiche, tra cui possiamo inserirci due saghe di grande successo quali La Notte del Giudizio (The Purge) e l’ancora più fortunato John Wick. Ebbene, se l’idea di fondo del film non appare affatto inferiore ad altre produzioni più fortunate, ciò che rovina molto il giudizio finale è la troppa confusione della trama, che manca di uno sviluppo adeguato e strutturato. I personaggi vengono introdotti in medias res, senza venire approfonditi, eccezion fatta per l’Infermiera della Foster, ma anche là in maniera forse troppo superficiale. Un peccato, ad esempio, relegare dei personaggi come quelli di Zachary Quinto e Jeff Goldblum a semplici macchiette.
L’ambientazione futura nel 2028 poteva esserci come non esserci, anche là l’idea sembra non essere stata sviluppata appieno. I dialoghi non rimangono particolarmente impressi, e ciò va a discapito di quasi tutte le interpretazioni. Buone invece le scene action, dove primeggia una Sofia Boutella in grande forma fisica e in grado di regalarci sequenze interessanti.
Nel complesso Hotel Artemis rimane un fanta-thriller con troppi elementi superflui, non da buttare del tutto, ma comunque facilmente inseribile nel dimenticatoio.
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