Ad Astra, il nuovo film di James Gray con Brad Pitt,Donald SutherlandTommy Lee Jones, Liv Tyler, sarà presentato in concorso alla 76. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

Il film sarà al cinema dal 26 settembre, distribuito da 20th Century Fox. 

SINOSSI:

Vent’anni dopo la partenza di suo padre, per una missione di sola andata verso Nettuno alla ricerca di segni di vita extraterrestre, Roy McBride segue le orme paterne. Ingegnere dell’esercito attraversa il sistema solare in cerca di indizi sul fallimento della spedizione paterna, nella speranza anche di ricongiungersi al genitore. Ma lo spazio non lascia indenne il cuore dell’uomo…

RECENSIONE: 

Dal punto di vista della struttura, il film di Gray è ineccepibile, capace di mostrare allo spettatore delle immagini di grande impatto grazie anche a un uso degli effetti speciali che spaziano dai pianeti alle astronavi. Brad Pitt nella sua interpretazione rimane molto preparato e deciso.

Purtroppo però il film è molto introspettivo e filosofico, scordatevi le scene d’azione stile Alien e pensate più a una visione  malickiana del racconto con dialoghi personali molto lunghi e a volte anche ripetitivi che vanno in contrasto con la trama che all’inizio della pellicola sembra molto interessante con degli spunti innovativi. Un misto di effetti tra Gravity e un Interstellar ma purtroppo dei dialoghi eccessivamente pesanti che non coinvolgono per niente lo spettatore anzi fanno sì che egli ricerchi un pathos che non può trovare da nessuna parte se non nella impersonificazione di lui stesso e del suo essere. Ad Astra racconta in definitiva tutte le  difficoltà che McBride dovrà affrontare per tentare di affrontare la missione. Per dirla tutta la prima scena promette bene con un Brad Pitt che vola via per centinaia di metri da una grandissima antenna che arriva oltre l’atmosfera… Questa insieme ad altre sono la specialità della casa del regista. 

Un’occasione sprecata.