Il primo cattivo immaginario che ti viene in mente se non è Darth Vader, sarà sicuramente il Joker, senza ombra di dubbio. Mettiamoci poi che ci sono svariati Joker, ognuno diverso, ognuno originale a modo suo: c’è chi ama lo stravagante Joker di Nicholson, l’anarchico Joker di Ledger, il moderno Joker di Leto. Compresi quelli dei fumetti, videogiochi e cartoni animati siamo pieni di Joker. Quasi che ci siamo rotti le scatole. Un po’ quello che abbiamo pensato tutti all’annuncio di questo film stand alone, prequel (vedremo le sue origini) e in più sconnesso dagli altri film DC.
Basta con questo Joker.
Poi però l’annuncio di Joaquin Phoenix ha acceso la curiosità verso il progetto. Poi i teaser hanno cominciato a girare sul web facendo crescere l’interesse. Poi è stata annunciata la presenza di De Niro nel film, che fa sempre bene al cuore. Infine i trailer, e lì ci siamo resi conto che valeva la pena dedicare attenzione a questo film. Ed eccoci qui, direttamente dal festival di Venezia, finalmente a parlare di “Joker” diretto da Todd Phillips. Va subito dato merito a quest’ultimo, perché ha spinto il progetto alla Warner fino alla fine, quando la casa di produzione non era convinta. Ma è ovvio: non ha nulla a che vedere con i cinecomics che ci hanno fatto compagnia (e forse solo quella) negli ultimi 10 anni, nulla. Se dobbiamo fare un paragone, per capire più o meno la direzione presa dal film, non si può non citare la trilogia di Nolan per tanti motivi. Messa in scena, caratterizzazione e analisi del personaggio, storie da fumetto contestualizzate nel mondo reale. Insomma, tutti i profili vincenti della trilogia del Cavaliere Oscuro li ritroviamo anche qui, quasi, e ripeto quasi, allo stesso livello, in un film che non perde mai il ritmo, che avanza sempre sicuro di se con pochi passi ma lunghi, e costanti. Impossibile annoiarsi. Una colonna sonora azzeccatissima, sia originale che non (un pezzo di Sinatra sarà un compagno di merende per molte sequenze del film). Una regia suggestiva e sognatrice in alcuni punti, e fredda, posata, grezza in altri, cambiando in base al carattere del protagonista. Il regista compie anche l’elegante scelta di non mostrare alcune azioni elaborandone comunque la capacità suggestiva, permettendo allo spettatore di intuirne gli effetti. Non sempre però: quando deve spingere sul pedale della violenza, lo fa senza colpo ferire. Un racconto inedito, che si permette di giocare con lo spettatore, mischiando perfettamente le carte in tavola quando lo decide lui, proseguendo comunque senza freni verso un convulso finale scritto e raccontato in maniera compiuta che non lascia sbavature o rimpianti. Penserete ora: “Bella la buasserie, bello l’armadio, bello tutto” ma il Joker?
Ma con un film vittorioso sotto questi aspetti, si poteva sbagliare Joker? Sì, certo che poteva. Anzi, era la cosa più facile da sbagliare.
Ma la garanzia di successo era stata già data all’annuncio: Joaquin Phoenix, eccola la garanzia. L’attore regala un Joker memorabile che, con il suo corpo scheletrico e sofferente, riuscirà a far emergere tutte le sfumature che voleva dare tramite anche i più piccoli gesti e le più impercettibili smorfie facciali. Non sorprenderebbe la vittoria dell’Oscar, visti anche i recenti vincitori. Tutto questo anche grazie al Joker scritto sulla carta, quello reinventato dal film stesso. Un Joker realistico e plausibile, malato mentalmente a livello clinico, a tratti piccolissimi anche tenero. Infondo non è altro che un pover uomo di nome Arthur, solo al mondo se non con una mamma d’accudire, con il sogno di diventare uno stand up comedian in una società che neanche lo vede. La sensazione a fine visione è che questo adattamento lo vedremmo comunque in linea col Joker dei fumetti, e questa è senza dubbio una delle vittorie del film. Cosi sono contenti i nerd puristi del genere, e anche gli amanti di un certo tipo di cinema che ha inaugurato Nolan (dove praticamente tutti hanno fallito). Insomma è veramente un gran film, che ci lascia con la voglia di volerne ancora, perchè quelle due ore scarse di questa nuova versione del villain più famoso di Batman, forse non ci bastano. Basta con rivogliamo questo Joker.
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