Dopo il successo di Bohemian Rhapsody la vita di Freddie Mercury è tornata alla ribalta. Ora, a parlare ci ha pensato il suo ex assistente personale. Peter Freestone – che è stato accanto al frontman dei Queen dal 1980 fino alla sua morte – ha ricordato le grandi feste organizzate a Kensington, la terribile diagnosi che lo condannò a morte e tanti altri racconti inediti sugli ultimi giorni del cantante dei Queen. 




PETER FREESTONE: ASSISTENTE PERSONALE DI FREDDIE MERCURY

“Ero il cuoco di Freddie e il lavapiatti, il cameriere, il maggiordomo, il segretario […] Ho attraversato il mondo con lui, ero lì durante i momenti di gloria e attraverso i periodi bui” così inizia a parlare Peter Freestone, attraverso il suo canale. I fan dei Queen lo conoscono come Phoebe – il soprannome che gli diede Freddie Mercury in persona – ma per i più era semplicemente l’assistente personale di una delle più grandi rockstar che la storia abbia mai avuto. “Gli ho fatto anche da bodyguard quando serviva e alla fine, ovviamente, ero uno dei suoi infermieri”. 

L’INCONTRO

Peter Freestone conobbe Freddie Mercury nel 1979, mentre lavorava nel reparto guardaroba del Royal Ballet. I due legano immediatamente, tanto che Peter lascia il proprio lavoro un anno dopo e si getta a capofitto nel ruolo di assistente personale e si trasferisce nella sua residenza a Kensington, assieme ai sei gatti di Freddie e a Jim Hutton.




“Mentre Freddie era in vita, era la casa più calda e accogliente che potessi desiderare – […] e come diceva Freddie non era un museo; Era una causa da vivere e di cui godere”. Questa atmosfera quieta, interrotta solamente dai party favolosi che organizzava di tanto in tanto il cantante dei Queen, mutò improvvisamente dopo la sua morte. “Per me, il minuto che Freddie morì, divenne solo mattoni e cemento”.

LA MALATTIA

“Freddie sapeva che il virus dell’AIDS si stava diffondendo, e sapeva di amici che erano morti per la malattia […] Ma come molti di noi relegava questo pensiero in fondo alla sua mente e pensava “Non accadrà a me”.




Phoebe ricorda che grazie Mary Austin Freddie Mercury si rivolse ai medici. “Credo che all’inizio del 1987 Freddie sapesse già di essere malato, ma rimandava la conferma quanto a lungo poteva”. Il 24 Novembre del 1991 infine – a causa di una polmonite aggravata dall’AIDS – Freddie Mercury morì a soli 45 anni. “Sapevamo che non c’era molto tempo – ricorda ancora Peter – ma il medico di Freddie ci aveva detto che sarebbe rimasto con noi ancora per qualche giorno”. 

FONTE https://www.express.co.uk/entertainment/music/1177331/Freddie-Mercury-Queen-death-AIDS-band-music-fans-Bohemian-Rhapsody-house