“Mister Felicità” è una commedia diretta ed interpretata da Alessandro Siani.
Martino (Siani) diventa uomo delle pulizie presso il dottor Guglielmo Gioia (Abatantuono), mental coach. Il dottore si assenta e Martino si finge il suo assistente prendendo come cliente una pattinatrice in crisi: scatta la storia d’amore. La prima parte del film, sia a livello di dinamiche tra i personaggi che di trama è molto simile alla prima parte di “Acqua e Sapone” di Carlo Verdone. Impossibile però, cercare di fare un confronto: Siani parte con 30 minuti pessimi, non divertenti che girano su se stessi. Troppe sfumature alla Troisi, messa in scena estremamente finta, tempi di battute da teatro e poco cinema. La seconda parte invece diventa più concreta, prende una direzione, e si trasforma più in una vera commedia che un film comico, anche perché da un solo personaggio protagonista passiamo ad Abadantuono più presente in scena ed infine, si aggiunge al duo, Carla Signoris, sempre divertente. Loro due alzano assolutamente la media del film. Ora: Siani, è anche regista di questo film; Alessandro non ha una vera conoscenza tecnica o comunque di linguaggio cinematografico, e si vede; come accennato prima, il film è troppo finto, lo si capisce anche dal trailer, non si sta chiedendo la regia di Scorsese, però alcune situazioni potevano essere girate con più cura. Diciamo che registicamente Siani non ha un buon gusto. Niente da dire sulla fotografia, non a caso è lo stesso direttore di “Gomorra – La Serie”, che regala delle immagini composte con dedizione e con cura. Il film può divertire qualcuno, può divertire chi è fan del comico, chi ha amato gli altri suoi film, e chi ride di pancia col dialetto napoletano, ma spendere 7/8 euro, per qualcun’altro potrebbe risultare uno spreco; in tv sarà più gradevole sicuramente.
“Mister Felicità” tratta temi interessanti, ma lo fa con troppa superficialità, con la prima parte buttata a caso, solo per arrivare alla seconda, più concreta e divertente. Almeno Siani esclude parolacce e volgarità, per cercare di regalare risate genuine. Scelta da rispettare.
Recensione Di Massimo Bulgarelli
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