L’ attore pugliese senza freni nel suo intervento a ‘I Lunatici del week end’, trasmissione radiofonica in onda su Rai Radio 2 ogni sabato e domenica dall’1 alle 5, condotta da Andrea Santonastaso e Roberta Paris.
Sulla figura del comico:
“Io a farmi prendere sul serio ci ho messo poco, nel mio cervello volevo che le cose andassero lisce senza forzarle e che quindi un giorno tutti avrebbero capito. Adesso siamo al punto che ci sono alcuni giornalisti pentiti di non aver parlato bene di alcuni film miei, uno mi disse che andava a vedere i miei film di nascosto perché lavorava per Repubblica e se avrebbe detto che guardava i miei film gli avrebbero sputato in faccia, non per me ma per il genere che non era un genere di intelligentia giornalistica come altri. Una volta un giornalista e critico di Napoli mi chiamò da Mosca per dirmi che nella Piazza Rossa facevano tutti film italiani e c’erano film di grandi autori, ma tutti stavano a guardare L’allenatore nel pallone. Allora io gli dissi di scriverlo e dall’altra parte il silenzio. Adesso lui è uno di quelli pentiti. Quindi ho aspettato il destino, ho aspettato che le cose andassero da sole e sono andate bene”.
Sui suoi film:
“Ho saputo che usano molti miei film come terapia, in alcune cliniche di malati di Alzheimer o Parkinson guardano Vieni avanti cretino e altri film miei, tipo Spaghetti a mezzanotte. Questi film stimolano molto i muscoli facciali che non muovono mai e quindi è come una buona medicina, questo mi fa molto piacere”.
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