Franco Franchi, pseudonimo di Francesco Benenato , è stato un attore, comico e cantante italiano.

Insieme a Ciccio Ingrassia ha formato una coppia di comici entrata nella storia della cinematografia italiana, nota come Franco e Ciccio, protagonista di oltre un centinaio di film di grande successo. Nel solo 1964 i loro film incassarono oltre sette miliardi di lire, pari al 10% degli incassi dei film italiani in quell’anno. Gli venne dedicato, insieme a Ingrassia, il film-documentario Come inguaiammo il cinema italiano, del 2004.

Nacque a Palermo il 18 settembre del 1928 in una poverissima famiglia proletaria, quartogenito di diciotto figli, raccontò poi come egli salasse le pietanze di legumi perché i fratelli e i cugini ne mangiassero meno, ovviamente a suo favore. Non riuscì a completare neanche le elementari poiché dovette iniziare a lavorare con il padre come muratore. Poi i genitori emigrarono in cerca di fortuna e lui restò a Palermo lavorando inizialmente come artigiano, realizzando icone sacre sui marciapiedi, poi come garzone in pasticceria e anche come facchino alla stazione. Non mancarono momenti nei quali, spinto dall’indigenza, fu costretto a piccoli furti.

Suo figlio Massimo Benenato due anni fa rilasciò un’intervista al GIORNALE DI SICILIA in cui ha ricordava il padre. 

Ma com’era Franco Franchi lontano dalle scene? 

“Era un papà molto presente, nonostante le lunghe assenze durante la realizzazione dei suoi film, circa dieci o dodici all’anno. Nutriva infatti un forte legame con la famiglia ma anche con la sua terra e approfittava dell’estate per portarci, insieme alla famiglia di Ciccio Ingrassia, in vacanza in Sicilia”.

Sul rapporto padre-figlio

“Papà mi raccontava che durante gli sketch sbagliava alcune parole e non comprendeva perché la gente ridesse. Da quel momento capì che aveva bisogno di crearsi una cultura e divenne un asso delle parole crociate tanto che mi teneva sveglio durante la notte per sfidarci. Per me non è stato solo un papà ma un vero amico, o quasi un  supereroe, che mi ha trasmesso tutte le sue passioni: grazie a lui, per esempio, ho imparato a suonare la chitarra”.

 

Nel luglio del 1992, a Napoli, durante le registrazioni del varietà di Raitre Avanspettacolo, a causa di un attacco cardiaco venne ricoverato in ospedale; stanco e malato di cirrosi epatica, rientrerà solo nell’ultima puntata. Quasi privo di voce giustificherà questo ritardo dicendo: “Sono stato in paradiso ma non mi hanno voluto“, per poi congedarsi definitivamente dalle scene chiedendo un applauso “a quanti ci hanno voluto bene“. Morì il 9 dicembre 1992 a Roma nella clinica dove era ricoverato. Al suo funerale parteciparono migliaia di persone. Riposa nel Cimitero di Santa Maria dei Rotoli di Palermo.

Secondo Massimo Benenato fu proprio quell’avviso di garanzia a cambiare suo padre

“Riuscì a dimostrare che sì, aveva incontrato dei boss ma in occasioni di spettacoli, mentre faceva il suo lavoro insomma – spiega il figlio -. Nonostante ciò, però, da quel momento, papà non fu più lo stesso, non rideva più e aveva anche paura ad uscire di casa e a farsi vedere. Quello infatti che gli dispiaceva maggiormente era il giudizio del suo pubblico, dopo che aveva rinunciato a recitare nelle commedie sexy per mantenere un’immagine di sé netta e pulita”.

FONTE https://palermo.gds.it/articoli/cultura/2019/12/09/franco-franchi-ci-lasciava-27-anni-fa-il-figlio-si-ammalo-dopo-la-falsa-accusa-di-mafia-e-stato-il-mio-eroe-84c46403-8bb1-4025-9c6d-d71b907a34ce/