Il Festival di Sanremo continua ad essere attorniato dalle polemiche. Questa volta al centro della bufera ci sono finiti i presunti cachet guadagnati da alcuni ospiti e conduttori. Seppur si tratta, al momento, solo di un’indiscrezione e niente ancora è stato confermato in via ufficiale, le cifre che si leggono sono davvero astronomiche.
A far parlare più di sé è il presunto stipendio di Roberto Benigni, che, secondo una spifferata di Dagospia, sarebbe di 300 mila euro per un’ospitata sul palco. Tale cifra esagerata ha scatenato polemiche e l’intervento del Codacons, che chiede di rendere pubblici i cachet di tutti i personaggi.
Ancor più delicato sarebbe il caso attorno a Georgina Rodriguez, modella argentina compagna di Cristiano Ronaldo. Per fare da co-conduttrice ad una serata, la Rodriguez avrebbe chiesto circa 140 mila euro, ricevendo il no da parte della Rai, dal momento che il neodirettore di Rai1 Stefano Coletta, avrebbe “deciso una moratoria sui compensi troppo alti”. Dunque, la Rodriguez risulterebbe ancora in trattativa, con alte possibilità che, proprio per questioni economiche, la sua presenza all’Ariston salti del tutto.
Il direttore artistico Amadeus, quest’anno, dovrebbe essere pagato tra i 500mila e i 600mila euro (lo scorso anno Baglioni ne prese 585.000), mentre 150-200mila dovrebbero essere corrisposti a Tiziano Ferro, sul palco tutte le serie. Ricordiamo infine che l’intero costo del Festival, quest’anno, sarà coperto dai ricavi pubblicitari.
Il comunicato del Codacons
“Sui compensi di conduttori e ospiti del prossimo Festival di Sanremo la Rai deve dare spiegazioni ai cittadini, rendendo pubblici i contratti firmati con gli artisti – si legge su una nota diffusa dal Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori – Le cifre che circolano nelle ultime ore appaiono decisamente esagerate. Ci chiediamo infatti in base a quale parametro sia stato definito il (presunto) compenso da 140mila per Georgina Rodriguez e quello da 50mila euro per Antonella Clerici, mentre le giornaliste Rai Emma D’Aquino e Laura Chimenti dovrebbero partecipare a titolo gratuito. Per non parlare dei 300mila euro a Benigni, cifra spropositata se si considera il ridimensionamento dei costi dell’azienda. I cachet astronomici riconosciuti durante il Festival rappresentano un danno sul fronte erariale, perché la Rai è finanziata dai cittadini che pagano il canone. Per tale motivo invitiamo l’azienda a rendere pubblici i compensi di ospiti e conduttori di Sanremo e valuteremo se presentare un esposto alla Corte dei Conti”.
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