Arriva nelle sale italiane partire dal 30 gennaio Dolittle, nuova rivisitazione della storia del celebre dottore in grado di parlare con gli animali, protagonista della serie di romanzi degli anni Venti dello scrittore britannico Hugh Lofting.
A dar nuova vita al Dottor Dolittle c’è Robert Downey Jr., al suo primo lavoro post Avengers. Nel cast delle voci originali troviamo un folto gruppo di star, da Emma Thompson (Polynesia, il pappagallo del dottor Dolittle), Rami Malek (Chee-Chee, il gorilla), Tom Holland (Jip, il cane), John Cena (Yoshi, l’orso polare), Kumail Nanjiani (Plimpton, lo struzzo), Marion Cotillard (Tutu, la volpe), Carmen Ejogo (Regine, la leonessa), Ralph Fiennes (Barry, la tigre), Selena Gomez (Betsy, la giraffa), Craig Robinson (Kevin, lo scoiattolo) e Octavia Spencer (Dab-Dab, l’anatra). Tra gli altri personaggi in carne ossa citiamo anche Antonio Banderas e Michael Sheen.
Trama
Dopo aver perso la moglie sette anni prima (impersonata per quel poco che si vede da Kasia Smutniak), l’eccentrico dottor John Dolittle, famoso medico e veterinario dell’Inghilterra della Regina Vittoria, vive in solitudine dietro le alte mura della sua dimora con un esercito di animali esotici a fargli compagnia.
Ma quando la giovane Regina si ammala gravemente, Dolittle è costretto, con riluttanza, a salpare per una pericolosa avventura in un’isola leggendaria in cerca di una cura. Nella sua viaggio sarà affiancato da un giovane e appassionato assistente e dal suo peculiare gruppo di amici animali, che lo aiuteranno a fargli ritrovare il suo spirito e il suo coraggio mentre combatte vecchi avversari e scopre creature meravigliose.
Accolto negativamente dalla critica americana e anche da incassi poco soddisfacenti, Dolittle non ha sicuramente portato a compimento i suoi obiettivi. Il film è concepito come un prodotto da possibile grande blockbuster, ma non riesce ad avere la giusta personalità per esserlo, come invece hanno fatto precedenti pellicole alle quali Dolittle sembra volersi ispirare (I pirati dei Caraibi o Narnia ad esempio). Sottolineiamo che la direzione scelta per questo nuovo adattamento non somiglia assolutamente alle precedenti versioni di Dolittle per il cinema (dunque a quelle che hanno visto protagonista, nei primi capitoli, Eddie Murphy), ma si rifà, giustamente, in maniera diretta al vero carattere delle storie originali per bambini. Non punta direttamente sul comico ma più sull’azione, dunque.
Ma che cosa c’è che non ha funzionato in questo Dolittle? Un cambio di regia in fase di produzione e diverse revisioni subite, con tagli e inserimenti in post-produzione (a causa di disastrosi screen test), hanno tolto sicuramente stabilità alla sceneggiatura e uniformità all’intero film. Non c’è coesione, una trama efficace, né un ritmo alto che ti fa rimanere appassionato all’avventura. Anche lo stesso Robert Downey Jr. non riesce a dotare il suo personaggio della solita caratterizzazione che un attore come lui ci ha abituati a far vedere. Per carità, rimane sempre in grado di divertire e di fare comunque un lavoro di personalità, ma diciamo che Tony Stark e Sherlock Holmes sono lontani anni luce.
Detto questo il film è studiato per piacere ad un pubblico di bambini e famiglie, mettendo in gioco l’avventura fantastica con atmosfere piratesche e una ‘famiglia’ di simpatici animali, tra cui alcuni più teneri e altri più comici.
Comunque, riuscito o meno riuscito, si è tentato di dare una nuova piega cinematografica alla bella storia del dottore che parla con gli animali e ne apprezziamo l’intento di puntare all’originalità del romanzo. Difficile, però, vedere un altro capitolo in futuro.
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