Carlo Verdone si è raccontato in un’intervista con Vanity Fair, ripercorrendo alcuni anni non facili della sua vita, tra la malattia e la morte di sua madre e la separazione dalla moglie.
L’attore, oggi sessantanovenne, ha ricordato il brutto periodo nei primi anni ottanta durante il quale ha dovuto affrontare la malattia della madre Rossana, poi deceduta nel 1984.
«Quando mia madre si è ammalata di una sindrome neurologica rara e spietata per me furono quattro anni di merda. Era la persona a cui volevo più bene al mondo, la vedevo sfiorire e il solo guardarla mi faceva disperare.
Era arrivata a pesare 39 chili. Con la tristezza e il cuore rotto, dovevo continuare a far ridere e la scissione era brutale. Durante il giorno giravo Acqua e sapone e al tramonto tornavo da lei. Nuotare tra Natasha Hovey, la Sora Lella, Padre Spinetti e il dolore reale fu un’esperienza tremenda. Stavo perdendo mia madre e mi ricordo che faticavo a perdonarmi perché desideravo morisse il prima possibile. Non si poteva vedere una persona ridotta così. Non si poteva accettare di sapere che soffrisse così tanto».
Un’altra parabola non facile nella vita di Carlo è stata la fine del suo matrimonio con Gianna Scarpelli, sua moglie dal 1980 al 1996 dalla quale è legalmente separato ma non divorziato. Il giorno dell’udienza in tribunale, Verdone racconta di essersi presentato senza avvocato, scatenando l’incredulità del giudice stesso. “Decida lei, per me non è cambiato niente“.
Fu una giornata brutta, che però ebbe anche un risvolto più piacevole. Al termine dell’udienza, infatti, Verdone racconta che la moglie gli si avvicinò chiedendogli cosa avesse da fare quell’estate, invitandolo a trascorrere le vacanze con lei e i loro figli in Sardegna se non aveva programmi. “Aveva già prenotato una stanza perché sapeva che le avrei detto di sì. Fu una cosa molto bella”.
Nel 2020 Verdone ha celebrato i quarant’anni dall’uscita del suo primo film “Un Sacco Bello” e ora si prepara ad accogliere la sua nuova fatica, Si vive una volta sola, in uscita il prossimo 26 febbraio.
Commenti recenti