Ve lo ricordate? Il succo d’arancia (che di arancia a volte sapeva ben poco) che accompagnava le merende degli anni ottanta! BILLY
Il contenitore di cartoncino metallizzato all’interno e una sottile pellicola di cellophane a separare quel gustoso nettare arancione da chissà quali strani materiali che ancora non riusciamo a capire.
E poi la cannuccia piegabile e quel gusto unico al sapore di qualche colorante e dolcificante poi sicuramente bandito dall’Unione Europea.
Cosa ci fosse davvero dentro, invece, non lo sapremo mai. Ma ai nostri genitori e a tutta la comunità scientifica fregava poco. A noi ancora meno.
Che la lista degli ingredienti non fosse “succo d’arancia, acqua, zucchero” ma una lezione – pure abbastanza complicata – di chimica, sembrava non riguardarci. Quel gusto sintetico ci piaceva. Anzi, ne eravamo molto assuefatti.
LA FINE
Venne ritirato dal commercio nei primi anni ’90, forse per alcune voci che lo definirono“cancerogeno”(era insieme ai coloranti tipo E122), o le proteste di associazione di consumatori infervorita dal mix letale di prodotti sintetici potenzialmente dannoso. In ogni caso, noi siamo sopravvissuti nonostante tutto, e ci chiediamo come dove e quando potremo riassaggiare anche un piccolo sorso di quella meraviglia.
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