Robbie Williams non ha voluto correre rischi e ha deciso di trascorrere 20 giorni in completo isolamento nonostante la possibilità di stare a casa con la propria famiglia.
Tornato a Los Angeles con la febbre alta dopo un viaggio in Australia, il cantante si è subito chiuso in un Airbnb per tre settimane per non contagiare moglie e figli, anche se non avendo fatto il tampone non era certo di aver contratto il Covid-19.
L’ex Take That, 46 anni, vive a Los Angeles con sua moglie Ayda Field e i loro quattro figli: Teodora, sette anni, Charlton, cinque anni, Colette, 18 mesi e il piccolo Beau di solo 1 mese di vita.
Piuttosto che chiudersi in casa con loro, Williams ha preferito evadere il lockdown imposto in California e trasferirsi dall’aeroporto direttamente in una casa in affitto a pochi isolati dalla sua residenza. Come ha raccontato in una intervista esclusiva al Sun, “ho iniziato a sentirmi molto male dopo essere tornato a Los Angeles dall’Australia e ho deciso di isolarmi subito per proteggere la mia famiglia, nonostante viva in una villa e potessi rinchiudermi in una delle tante camere, usando un mio bagno privato e mangiando quello che mia moglie mi avrebbe lasciato su un vassoio dietro la porta. Ma non ho voluto mettere a rischio i miei cari”.
“L’ho fatto perché non credo né a quello che dice il governo che secondo me tace dati importanti per non creare il panico tra la gente né agli scienziati che spesso si contraddicono l’un l’altro. Qui negli Usa – ha spiegato l’ex Take That – la situazione peggiora di giorno in giorno, così, nel dubbio, ho deciso di fare da solo e mettere al primo posto la mia famiglia”.
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